Al Liceo Spedalieri di Catania è tutta un’altra musica. Ascoltare, riflettere e come interpretare le note

Al Liceo Spedalieri di Catania è tutta un’altra musica. Ascoltare, riflettere e come interpretare le note

CATANIA – Si è svolto presso l’Auditorium mercoledì 22 Febbraio con alcune classi del Liceo Spedalieri di Catania un incontro sotto forma di Lezione Concerto” presentato dal Relatore Andrea Damiano Cotti, responsabile del progetto “L!VEMOT!V” promosso dall’Associazione musicale DE SONO con la collaborazione della Fondazione Agnelli. Si sono esibiti con gli strumenti: Vittorio Sebeglia al violino, Virginia Luca alla viola, Fabio Fausone al violoncello e Rebecca Viora al flauto.

L’evento, organizzato dalla Prof.ssa Simona Politi che ha accompagnato i ragazzi e decisamente voluto dalla Dirigente Prof.ssa Vincenza B. Ciraldo, si è rivelato un incontro vincente che ha dato l’opportunità, a numerosi studenti e studentesse, di avvicinarsi alla musica classica tramite un approccio innovativo e diretto, con lo scopo di educarli e sensibilizzarli all’ascolto.

È stata una polifonia di strumenti che ha riempito di magie musicali l’Auditorium del liceo trasformandolo per qualche ora nel tempio della musica: Violino, Viola, Violoncello e Flauto Traverso tutti in sintonia, hanno accompagnato la percezione uditiva dei presenti, in un viaggio attraverso le divisioni della musica classica. Così i ragazzi hanno potuto evocare l’elegante e teatrale Barocco, la melodia dai toni individualistici fiorenti nel Settecento, sino a un Romanticismo espressivo e talvolta imprevedibile.



Grazie anche ai parallelismi creati dall’associazione torinese  tra l’arte e l’architettura della nostra Catania e gli elementi sonori della musica colta occidentale, è stato possibile osservare l’idea geometrica che fa da sfondo alla coralità dello stile Barocco nella sua ricerca di omogeneità, nonché il nascente protagonismo dell’individuo e dei sentimenti, che determinano il venir meno della pura polifonia nel Settecento e, infine, il Romanticismo che, esplorando le melodie popolari, sembra quasi voler uscire dagli schemi tradizionali.

Presso il Liceo Classico, si è compiuto un percorso formativo attraverso le variazioni di Goldberg di Bach, il Quartetto per Flauti e Archi di Mozart e l'”Americano” di Dvorak, che è stato molto significativo per gli studenti, in quanto li ha realmente guidati alla comprensione dell’architettura musicale e alla percezione della stessa.

È stato davvero un viaggio emozionale e soprattutto emotivo che ha permesso di sperimentare, apprezzare, amare e rispettare la bellezza della musica classica.