CATANIA – Una storia coinvolgente, a tratti difficile, ma intensamente vissuta. Una storia di inclusione scolastica, di accoglienza e integrazione, che trasuda di umanità e fratellanza. Ed è proprio lui a raccontarla, Fofana Amara, felice ospite nell’Aula Magna dell’Istituto dove ha trovato “casa” dopo aver sofferto ingiustamente le violenze e i soprusi del contesto barbaro e crudele, che lo ha costretto, migrante tra i migranti, scafista di 250 suoi conterranei provenienti dalla Guinea, all’età di 15 anni.
A sei anni dal diploma eccolo sorridente e soddisfatto, ex studente tra gli studenti del “Duca degli Abruzzi” di Catania, esprimere la sua gratitudine nei confronti della Dirigente Scolastica, la professoressa Brigida Morsellino, e di tutta la comunità della scuola che lo ha reso “l’uomo di oggi“. Arrivando ad Augusta, dove ha pronunciato la frase “Io sono il capitano” che ha ispirato il famoso film, dopo aver scontato un’ingiusta pena detentiva, e, grazie a una comunità di accoglienza per minori, aver conseguito in seguito la licenza media, “approdando” al Politecnico del mare, trova “un altro mondo“: “i professori, tanti amici – racconta, commosso, Fofana ai nostri microfoni – sono stati sempre accanto a me, mi sono sentito a casa mia“.
“La scuola deve accogliere, deve diventare casa“, afferma con vigore la Preside, non staccandosi neanche un attimo dal fianco del suo amato ex studente per tutta la mattinata, sostenendolo ancora nel suo racconto e infondendogli l’affetto e l’amicizia “materna” che la caratterizza, da sempre, nel suo operato di Dirigente. “La scuola deve essere un posto dove condividere i dolori, le gioie; dove trovare qualcuno con cui condividere i problemi, non solo dove imparare a leggere e scrivere“. Una scuola/casa, dunque, una famiglia che riconosce il pieno diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione degli studenti nei loro diversi bisogni educativi.
“Se tu ce l’hai fatta, anche gli altri ce la possono fare” dice Brigida Morsellino rivolgendosi a Fofana. “Sì – ribatte il ‘capitano’ -; sono straniero, dovevo imparare la lingua. Mi sono impegnato, facendo sempre i compiti a casa, trovando le motivazioni per andare avanti”. “Chi vuole un bel futuro deve avere il coraggio di studiare“, questo il messaggio di Fofana Amara per tutte le ragazze e i ragazzi di oggi che sognano il loro futuro.
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