Con il FAI e la Scuola “Maiorana” alla scoperta del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane

Con il FAI e la Scuola “Maiorana” alla scoperta del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane

CATANIA – Dal 21 al 26 novembre tornano, anche quest’anno, le Giornate FAI per le scuole. Per una settimana, in tutta Italia, centinaia di luoghi e monumenti, generalmente non fruibili, resteranno aperti in maniera gratuita, e spesso esclusiva, alle scolaresche di ogni ordine e grado. Ancora una volta a guidare i ragazzi nel corso delle visite saranno gli “Apprendisti Ciceroni”, alunni che, opportunamente preparati dai docenti e dai volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano, hanno scelto di scommettersi in un progetto di formazione che consente loro di vivere e illustrare da protagonisti il patrimonio storico, artistico e paesaggistico delle loro città e del proprio territorio.

A Catania la Delegazione locale, diretta dall’avv. Maria Donata Licata, ha selezionato per le visite sia monumenti ben noti al grande pubblico, la Basilica di San Nicolò l’Arena ad esempio, sia realtà e luoghi di cultura meno conosciuti, ma non per questo meno interessanti, come il “Museo Archeologico” di Palazzo Ingrassia, la “Città della Scienza” ed il “Museo dei Saperi e della Mirabilia Siciliane”.

Proprio quest’ultimo, nei giorni 21 e 22, è stato “affidato” ai giovani ciceroni (più di trenta!) della Scuola Secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania, diretta dalla dott.ssa Gisella Barbagallo.

Adeguatamente preparati dalle professoresse Sandra Testa e Grazia Uccellatore ed accompagnati dalle docenti Calderone e Giacobbe, i ragazzi della “Maiorana” hanno accolto i visitatori al Palazzo Centrale dell’Università e, dopo averli intrattenuti con una breve storia dell’Ateneo e con le intriganti legende del paladino Uzeta, dei fratelli Pii, di Gammazita e Colapesce rappresentate nei quattro candelabri bronzei di piazza Università, li hanno guidati, con simpatia e professionalità tra le sale del “Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane”.

Qui hanno illustrato le vetrine dedicate alla vulcanologia, i reperti archeologici rinvenuti negli scavi condotti dall’Ateno al Monastero dei Benedettini, le collezioni entomologiche del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e, ancora, gli strumenti di misurazione antichi provenienti dal Dipartimento di Fisica e Astronomia, le tavole anatomiche, gli scheletri, i modelli in cera di organi umani del “Museo di biologia ed anatomia umana” gestito dal Dipartimento di Scienze biomediche.

Un piccolo, ma gustoso “assaggio”, in definitiva, della secolare attività di ricerca operata in più di un secolo di attività dall’Università catanese che è stato illustrato dagli alunni della “Maiorana” con competenza ed entusiasmo alle scolaresche in visita. Mettendo a frutto la loro conoscenza delle lingue straniere i ragazzi, in più di un’occasione, hanno, inoltre, dimostrato grande disinvoltura nell’accogliere anche i turisti stranieri, ancora numerosi in città, apparsi piacevolmente sorpresi dalle capacità delle loro inattese giovani guide.

Un’esperienza, ancora una volta, di grande valore didattico-educativo che, con evidente successo, ha raggiunto l’obiettivo di accrescere, tanto nei ragazzi, quanto nei visitatori, curiosità e attenzione per il patrimonio culturale e storico-artistico di Catania.