CATANIA – A una settimana esatta dall’occupazione ufficiale dello scorso 28 ottobre, gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania hanno deciso di “bloccare” l’ingresso e rimanere fuori dai locali scolastici.
(La situazione alle ore 6,44)
Perché il Galileo Galilei è nuovamente occupato
La motivazione – a quanto pare – sarebbe da ricondurre a una mancanza di comunicazione e dialogo con il Dirigente Scolastico, prof. Emanuele Rapisarda. Dopo l’ultimo episodio, infatti, il Dirigente – a detta di alcuni studenti – “non avrebbe mantenuto quanto promesso” (anche ai nostri microfoni).
I dettagli dell’occupazione, arrivano da un documento stilato dagli studenti, che così cita:
“Oggi, 4 novembre 2025, noi studenti del Liceo Galileo Galilei di Catania abbiamo deciso di occupare nuovamente il nostro liceo. La motivazione che ci ha spinto a farlo è che, nonostante la protesta del 27 ottobre 2025, il confronto con la dirigenza e l’occupazione lampo del 28 ottobre 2025, continuiamo a sentire di non essere ascoltati.
Ci teniamo a precisare che questa decisione nasce dalla rabbia e dalla stanchezza che tutti noi studenti proviamo davanti alla situazione che si è creata nella nostra scuola, dove, sebbene si sostenga di essere aperti al dialogo, ci si trova continuamente davanti a un muro.
Il 25 ottobre 2025 è stata emanata la circolare n.135, dopo l’assemblea d’istituto durante la quale si sono svolti i discorsi dei candidati al consiglio d’istituto per le classi terze. In quella circolare si affermava che l’assemblea del 27 ottobre 2025, che avrebbe coinvolto anche le classi quarte e quinte, si sarebbe svolta in via telematica a causa dei danni riportati dall’aula magna durante l’assemblea precedente.
Questa decisione ha generato il dissenso di noi studenti che, volendo partecipare di persona ai discorsi, abbiamo richiesto al dirigente di concederci l’assemblea negli spazi aperti della scuola, inviando diverse email e successivamente chiedendolo di presenza. Non avendo ottenuto risposta, il 27 ottobre 2025 abbiamo organizzato una protesta. Il giorno dopo, il 28 ottobre, non avendo ancora ricevuto ascolto, abbiamo deciso di occupare temporaneamente la scuola fino al raggiungimento di un accordo, ovvero la concessione dell’assemblea negli spazi aperti.
Questo patto, tuttavia, è stato successivamente modificato senza alcuna consultazione con gli studenti. La presidenza ha infatti ordinato ai docenti di prendere le presenze e poi consentire ai ragazzi di partecipare all’assemblea, salvo poi mettere l’assenza a chiunque fosse rimasto ad ascoltare i discorsi invece di tornare in classe.
Alla richiesta di spiegazioni non c’è stata risposta.
Inoltre, l’aula magna sarà ripulita e i danni, per quanto possibile, saranno sistemati da noi studenti. Daremo anche modo a tutti di confrontarsi sull’accaduto e cercheremo insieme proposte concrete da presentare alla dirigenza per migliorare l’istituto, dando voce a ogni studente”.
Le immagini video
Sul posto sono intanto arrivati gli agenti della Polizia di Stato di Catania che in questi momenti stanno facendo il punto della situazione con il Dirigente Scolastico da cui speriamo di ricevere chiarimenti nelle prossime ore. Un diverbio con un ragazzo avrebbe momentaneamente “acceso”
Nel corso della mattinata molti dei ragazzi rimasti fuori dalla scuola hanno cominciato ad andare via. I docenti e il personale ATA hanno fatto ingresso nel plesso, dopo che la Scientifica – giunta sul posto – ha valutato la gravità dei danni riportati nella struttura.
Poco prima delle 12 sono arrivati i vigili del fuoco per sgomberare i locali. Ora gli occupanti hanno lasciato la struttura; i cancelli sono nuovamente aperti, ma per chiare ragioni gli studenti non sono comunque presenti in classe.





