CATANIA – Ci troviamo nel pieno dell’estate ed è tempo di vacanze, non solo per noi ma anche per i nostri amici a quattro zampe che, a ogni modo, vengono considerati parte integrante del nucleo familiare.
Sono tanti i progetti che possono includere gli animali nelle nostre avventure, ma per evitare eventuali intoppi è giusto individuare le soluzioni migliori per portare con noi un animale.
Per approfondire il tema in questione è intervenuta ai nostri microfoni la veterinaria catanese Alessandra Della Porta, che precisa: “Parliamo più di cani che di gatti, conigli o uccellini perché il cane è legato all’uomo mentre gli altri animali sono legati all’ambiente e quelli piccoli si spaventano. Mi sembra abbastanza impensabile portare un coniglio in vacanza”.
A tal proposito la specialista afferma: “Il gatto è una via di mezzo: io consiglio sempre di lasciarlo nella propria casa con qualcuno che può seguire per esempio l’alimentazione e il cambio lettiera. Il gatto non va spostato perché non è un animale che ama viaggiare, è molto abitudinario, dunque cambiare le abitudini non è giusto. Portarlo con sé significa intanto esporlo a un rischio perché il gatto si spaventa, scappa, è difficile che abbia i punti di riferimento come li ha a casa. Per tenerlo chiuso è meglio casa propria oppure può essere lasciato nelle cosiddette pensioni e che trattano i gatti non nelle gabbie ma nelle stanze in modo che il gatto non si stressi più di tanto”.
“Per quanto riguarda il cane, la vacanza è un momento molto importante sia per noi sia per l’animale. Se noi dobbiamo limitare la nostra vacanza perché ancora ad esempio non ci sono molte strutture adatte agli animali, meglio lasciare il cane in un ambiente tranquillo come la pensione. Peraltro le pensioni per cane sono di diverso tipo: ci sono quelle adibite ad abitazione, quelle nelle gabbie, quelle che nel frattempo fanno fare l’addestramento. La vacanza per il cane è stare con noi ma in un posto adatto a lui: se cerchiamo un agriturismo dove l’animale può stare all’aperto e socializzare con altri ha un senso, se invece rimane chiuso nella stanza d’albergo già il senso cambia”.
Inoltre, la dottoressa ribadisce: “Il viaggio va pianificato anche in presenza del nostro animale. Non bisogna improvvisare, piuttosto ci si informa circa la presenza di sgambamenti, Pronto Soccorso e fare una scorta delle medicine specie se si tratta di un animale che soffre di patologie croniche. Mai un fai da te, se succede qualcosa va contattato il veterinario specie nel caso in cui il cane dovesse assumere medicine”.
“Le cose importanti da fare da un punto di vista medico sono antiparassitari esterni ed interni, informazioni sul posto dove si va. Per esempio ricordo che se si va al nord Italia va fatta la profilassi per la filaria e comunque conviene sempre informarsi con l’Asl della regione dove si va, capire se è il caso di fare delle terapie preventive. A seconda dell‘ambiente cambiano anche i rischi, per esempio in Sicilia la vaccinazione della rabbia non è obbligatoria, nella zona del Veneto e nei confini con i paesi dell’Est può esserci il problema della rabbia silvestre. Quindi se noi andiamo in montagna dobbiamo fare attenzione al fatto che il nostro cane non entri in contatto con qualche volpe per esempio. Bisogna fare attenzione a cose a cui qui non siamo abituati. Dunque un contatto con l’Asl veterinaria del posto o col proprio veterinario che eventualmente si informa è fondamentale”.
“Alcuni cani sono abituati a stare in stiva, dipende dal loro carattere. Per questo continuo a dire che bisogna fare un’attenta valutazione del beneficio di questo viaggio. Un cane può sentirsi male, con questo caldo potrebbero esserci anche dei problemi di disidratazione. Esistono peraltro alcuni medicinali che servono per ‘rasserenare’ il cane nel viaggio, però sono molto difficili da dosare: cioè bisogna fare delle prove prima poiché lo stato di eccitazione del cane varia da quando siamo a casa a quando ci troviamo in aeroporto, dunque a volte il medicinale fa l’effetto opposto rendendolo intontito e dunque spaventandolo ancora di più”.
“L’animale sicuramente viaggia molto più serenamente in auto, in caravan, o in treno in modo che noi possiamo mettere la mano all’interno delle gabbie e rasserenarlo di tanto in tanto. Raccomando sempre che se si viaggia col cane vanno rispettate le norme di sicurezza per esempio se si è alla guida e può creare seri problemi. Il cane va tenuto in macchina dietro col separatore o comunque dietro con una persona che gestisce il tutto. Generalmente conviene sempre tenere il cane con il guinzaglio legato a giusta distanza”.
In merito a ciò, la veterinaria aggiunge: “Se si viaggia col cane bisogna prevedere delle soste dove può scendere e fare i propri bisogni. Questo almeno ogni due/tre ore: mentre noi prendiamo il caffè, lui fa un giretto e beve acqua (a temperatura ambiente). Inoltre è meglio far fare al cane dei pasti leggeri che si ripetono e non fargli riempire la pancia con un pasto unico. Io consiglio sempre i croccantini che hanno un’azione di bilanciamento rispetto all’assunzione di acqua. Dunque in tal modo si può viaggiare serenamente”.
Fonte immagine: Pexels di Pixabay.com
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