CATANIA – Una pedana per la scherma in carrozzina è stata donata ieri dalla Federazione Italiana Scherma (FIS) all’Unità Spinale Unipolare (USU) dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove andrà ad arricchire le possibilità per i pazienti con lesione midollare di praticare attività sportiva dell’ambito del percorso riabilitativo.
La pedana è stata utilizzata negli incontri dei Campionati Italiani di scherma paralimpici e non vedenti, disputati dal 19 al 21 maggio scorsi nel palazzetto dello sport di Santa Venerina e trasmessi da RaiSport, ed è la prima donata dalla FIS a livello nazionale a una Unità Spinale.
Alla consegna erano presenti – tra gli altri – il dott. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario dell’Azienda Cannizzaro, la dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario, la dott.ssa Maria Pia Onesta, direttore dell’USU, la dott.ssa Valeria Coco, presidente regionale SIMFER (Società Italiana Medicina Fisica e Riabiliativa), il prof. Sebastiano Manzoni, consigliere nazionale FIS, il dott. Arturo Torregrossa, presidente regionale FIS, insieme con la delegata provinciale CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Cristina Greco e il tecnico Giovanna Ferro, l’istruttore del CUS Davide Schier, medici, operatori sanitari dell’USU e pazienti. Proprio alcuni di loro hanno dato un breve saggio dimostrativo di incontro di fioretto.
“La scherma è una disciplina paralimpica che aiuta i nostri pazienti a controllare il tronco e da questo punto di vista è molto utile: potere avviare la pratica già durante la permanenza in Unità Spinale è quindi un valore aggiunto“, ha spiegato la dott.ssa Onesta aprendo il breve momento dedicato alla consegna dell’attrezzatura.
“Siamo grati e orgogliosi – ha affermato il dott. Giuffrida – di potere avere questa prima pedana regalata dalla Federazione Scherma, anche alla luce della tradizione e dei successi conseguiti nella disciplina dagli atleti catanesi e siciliani“.
“Abbiamo colto l’occasione dello svolgimento dei campionati assoluti a Santa Venerina per potere
compiere un gesto che volevamo fare da tempo, quello di donare la pedana, e chissà che non possa essere lo
strumento per riconoscere un talento da avviare alla pratica della scherma“, ha aggiunto il prof. Manzoni, mentre il dott. Torregrossa ha sottolineato la collaborazione tra la Federazione regionale e il Comitato Paralimpico che hanno “fatto squadra” per raggiungere questo obiettivo.
Dopo le prime dimostrazioni, la pedana è stata collocata nella palestra di attività motoria dell’Unità Spinale, a disposizione dei pazienti che, sotto la guida tecnica, volessero avvicinarsi alla pratica della scherma.
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