CATANIA – “Antò, fa caldo!“, diceva una vecchia pubblicità di inizio anni 2000 diventata, in breve tempo, un vero e proprio tormentone. A distanza di anni da quel famoso spot, di caldo continua a farne e, stavolta, non c’entrano sicuramente le forme audaci della bella Luisa Ranieri.
A fare impennare costantemente verso l’alto la colonnina di mercurio è, infatti, il sempre più evidente problema del riscaldamento globale che si manifesta anche alle nostre latitudini. Pure la Sicilia, infatti, viene toccata prepotentemente dal fenomeno dell’incremento della temperatura terrestre, con conseguenze significative per clima, territorio ed esseri viventi.
Secondo un’indagine realizzata dall’European Data Journalism Network (EDJNet), utilizzando i dati raccolti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, Catania risulta essere la città siciliana tra quelle analizzate a registrare l’incremento maggiore di temperatura nel corso degli ultimi 18 anni. A partire dall’anno 2000, il capoluogo etneo ha accumulato 0,67 gradi in più rispetto la media del ventesimo secolo.
Per la ricerca, dal 1900 la temperatura media della città dell’elefante è passata da 16,7 gradi ai 17,4 gradi degli ultimi anni. Inoltre, considerando una media superiore ai 29 gradi nell’arco delle 24 ore, a Catania e provincia sono più che raddoppiati i giorni caldi.
Prima dell’avvento del nuovo millennio, la media etnea era di 2,4 giorni caldi all’anno, mentre ultimamente il dato è salito a 5,2 giorni caldi all’anno. Un numero significativo che, secondo i ricercatori, espone la città etnea a rischi crescenti per la vita quotidiana come le ondate di calore, la trasmissione di malattie tramite zanzare o zecche e difficoltà per la formazione scolastica.
Stando al commento di chi ha raccolto i dati, l’aumento della temperatura giornaliera oltre i 22 gradi inciderebbe sulle abilità cognitive degli studenti. Un “dramma” per i tanti scolari etnei se si pensa che dall’ultimo secolo a oggi i giorni annui con una temperatura superiore a 22 gradi sono aumentati da 8,9 a 9,7.
E le altre città siciliane? Tra i Comuni presi in esame, figurano anche altri cinque centri urbani. Palermo ha registrato un incremento di 0,60 gradi, dato leggermente inferiore a quello catanese. Seguono a ruota Trapani (+0,56°) e Messina (+0,54°). Il riscaldamento globale sembra interessare meno le città della Sicilia meridionale. Per Siracusa viene indicato un debole incremento di 0,33 gradi mentre per Gela si parla di 0,32 gradi.
Le medie siciliane restano comunque ben lontane da quelle “record” registrate a Granada e Cordoba, in Andalusia, dove l’aumento di temperatura supera il grado e mezzo. Proprio 1,5 gradi è il limite previsto dalla conferenza sul clima di Parigi del 2015. Se non si vuole vivere in un pianeta arido, le città sono costrette a compiere adesso un passo importante verso il contenimento del global warming.
Foto di repertorio
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