Scienze

Perché alcuni sogni sembrano film? La risposta c’è e sta nella chimica: lo STUDIO e il parere dello psicologo – INTERVISTA

CATANIA – Spesso ci capita di sognare in maniera piuttosto “fantasiosa”, tanto che un semplice pisolino può trasformarsi in un intero film con tanto di comparse, luci, musica, spesso transizioni o dialoghi lunghi e complessi: un vero e proprio set di Hollywood, ma tutto nella nostra testa!

Per alcuni i sogni non sono che un mix di tutte le esperienze vissute durante un’intera giornata, ma la presenza di elementi “particolari”, di dettagli spaventosamente minuziosi all’interno dei sogni è da considerare come un “messaggio” della nostra mente? O piuttosto come il frutto di un fervida immaginazione?

A queste domande ha risposto lo psicologo catanese Marco Cappuccio, intervenuto ai microfoni di NewSicilia: “Una persona che vive nella società occidentale odierna è inevitabilmente influenzata da questo contesto socio-culturale. Il modo in cui si sogna cambia ed è cambiato nelle epoche storiche proprio secondo questo background, sia in termini di contenuti che di struttura della narrazione onirica. Quindi da un lato può essere vero che la tecnica cinematografica, come elemento culturale importante della nostra società contemporanea, abbia influenzato e determinato in qualche modo un cambiamento nel modo di sognare, di organizzare e strutturare un’azione dentro i nostri sogni”.

Prosegue: “Per quanto riguarda l’interpretazione che dobbiamo dare ai sogni, bisogna sapere che in psicanalisi la fantasia in linea generale (sia onirica che cosciente) viene sempre considerata una comunicazione inconscia proprio perché diversa dal pensiero razionale. Rappresenta un modo di pensare non razionale e può lasciare spazio a contenuti inconsci. Questo è il motivo per cui il sogno è considerato una sorta di fantasia, come una grande architettura fantasiosa che si sviluppa in uno stato di incoscienza, che a sua volta permette lo svilupparsi e l’emergere alla coscienza di contenuti interni, istinti, pulsioni, disagi, malesseri, conflitti, che si esprimono attraverso il sogno”.

“Tutti i contenuti del sogno sono simbolici e da interpretare, sia quelli più strani e illogici che quelli apparentemente più reali, razionali e coerenti. In psicanalisi il contenuto ‘manifesto’ del sogno (ovvero quello che avviene nel sogno) è sempre un simbolo, una metafora di ciò che l’inconscio vuole esprimere”, conclude.

Del caso si è occupato diversi anni fa anche un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, dell’IRCCS Santa Lucia e dell’Università de L’Aquila, secondo cui a stabilire la qualità di un sogno sarebbe la chimica. Lo studio, pubblicato nel 2016 su Human Brain Mapping (leggilo cliccando qui), ha individuato un meccanismo neurochimico che determina il ricordo. I ricercatori hanno dunque scoperto le ragioni per le quali alcuni non ricordano affatto i loro sogni, mentre altri ne conservano un ricordo molto dettagliato, appunto quasi come in un film.

Esiste dunque una diretta implicazione del neurotrasmettitore dopamina negli aspetti salienti dell’esperienza onirica, dove a essere coinvolti sono la sostanza grigia della corteccia prefrontale mediale e l’amigdala.

Il modello di riferimento per lo studio è stata la malattia di Parkinson, che è caratterizzata da un’evidente carenza di dopamina: 34 soggetti affetti da Parkinson per 14 giorni hanno quotidianamente preso nota dei sogni fatti la notte precedente, registrandosi su audiocassetta, per poi essere esaminati con l’utilizzo di una risonanza magnetica a 3 tesla, uno strumento in grado di “fotografare” il cervello ad alta risoluzione. Questo ultimo passaggio è servito a stabilire la qualità e l’intensità del ricordo.

Grazie ai risultati dell’indagine è stato possibile aprire una nuova porta allo studio dei sogni, un nuovo passaggio utile per entrare finalmente dentro la mente umana, ancora tanto misteriosa quanto affascinante. Il passo successivo per i ricercatori coinvolti nell’esperimento (tra cui Luigi De Gennaro e Gianfranco Spalletta) è quello di comprendere quali aree del cervello generano i sogni e da cosa dipende la loro presenza o assenza.

Immagine di repertorio

Giovanna Valenti

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Giovanna Valenti
Tags: Catania Cervello Chimica Dopamina Esperimento Evidenza Film Indagine Intervista Parkinson Perché i sogni sembrano film Psicologo Risposta Sogni Sogni come film Studio

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