CATANIA – Il diabete può causare gravi danni alla vista, è fondamentale saperlo. “Chi soffre di diabete è a rischio di insorgenza di danni che colpiscono la retina, i quali, se non prontamente diagnosticati e curati, possono anche portare a cecità”.
Inizia così l’intervista ai microfoni di NewSicilia del dottor Alessandro Vasco, medico oculista di Catania, che da anni si occupa della terapia medica e chirurgica delle patologie della retina. Nei prossimi passaggi l’esperto ci spiegherà come affrontare la Retinopatia Diabetica, ossia la complicanza oculare legata al diabete.
“Da vari studi epidemiologici emerge che almeno il 30% della popolazione diabetica è affetto da danni alla retina e che annualmente l’1% ne viene colpito in forma grave“.
Il diabete, malattia metabolica cronica, si manifesta con l’iperglicemia, cioè un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue; la costante presenza di valori di glicemia superiori alla norma produce danni ai vasi sanguigni dell’organismo.
Le complicanze derivate dal diabete possono interessare vari distretti corporei e arrecare nel tempo alterazioni di tipo neurologico, renale, cardio-cerebrovascolare e appunto agli occhi (retinopatia diabetica). La Retinopatia Diabetica è il danno che la malattia diabetica produce ai vasi sanguigni della retina, struttura sensoriale presente nella parte interna dell’occhio, la cui funzione è essenziale per la visione.
L’insorgenza di questa complicanza agli occhi si verifica più frequentemente nei soggetti già con diagnosi di diabete da molti anni e con continui sbalzi della glicemia. “I sintomi ad essa correlati spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni oculari della retina sono già avanzate, rendendo poco efficaci le terapie”.
“È proprio per questo che risulta fondamentale la prevenzione”, sottolinea il dottor Vasco. Solo una bassa percentuale di soggetti affetti da diabete si sottopone a controlli oculistici regolari. Nel caso di pazienti seguiti nei centri di diabetologia la situazione è sicuramente migliore, ma perfettibile: “I pazienti non sono ancora abbastanza consci dell’importanza di seguire in modo costante un percorso terapeutico e sottoporsi regolarmente ai controlli”.
A questo si aggiunge il periodo contingente legato alla emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, situazione che ha spaventato i pazienti diabetici e scoraggiato il loro approccio alle cure.
“Una visita oculistica con accurato esame del fondo oculare (che permette di visualizzare la retina) permette di evidenziare i segni di retinopatia diabetica”, afferma il dottor Vasco. Per effettuare l’esame vengono utilizzati colliri che dilatano la pupilla. È l’oculista poi che stabilisce se è necessario ricorrere a esami strumentali aggiuntivi (OCT, fluorangiografia).
Allo scopo di ritardare la comparsa e rallentare la progressione della retinopatia diabetica è necessario raggiungere al più presto, dopo la diagnosi, il miglior controllo possibile della glicemia e mantenerlo nel tempo.
Un rapido miglioramento del controllo glicemico rallenta la progressione della patologia diabetica oculare.
Bisogna quindi:
“La scoperta del diabete, spesso, produce la comparsa di un disagio emotivo con insorgenza di disturbi dell’umore quali ansia e depressione. Ci può essere inizialmente una negazione o rimozione del problema secondario ad una forma inconscia di rabbia verso una malattia che dovrà essere curata per tutta la vita. È bensì necessario informare che esistono cure efficaci e motivare bene i pazienti”.
Anche in assenza di sintomi chi è diabetico si deve sottoporre con una certa periodicità a visite oculistiche che prevedono l’esame del fondo oculare ed eventuali esami aggiuntivi. Infatti, la retinopatia diabetica è una condizione in cui i sintomi spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono in fase avanzata e le possibilità di trattamento sono ridotte.
I programmi di screening (visita oculistiche periodiche) ed i trattamenti precoci per la retinopatia diabetica, invece, consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive.
“I dati a disposizione fanno ritenere che una diagnosi tempestiva e trattamenti appropriati ridurrebbero, secondo le statistiche, del 50-70% i casi di grave compromissione visiva a causa del diabete”, conclude il dottor Vasco.
Nella foto in evidenza il dottor Alessandro Vasco in sala operatoria
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