L’ITIS “Ferraris” di San Giovanni la Punta alla ricerca dei fisici scomparsi

L’ITIS “Ferraris” di San Giovanni la Punta alla ricerca dei fisici scomparsi

SAN GIOVANNI LA PUNTA – L’Istituto “G. Ferraris” di San Giovanni la Punta, venerdì 28 marzo, ha avuto il piacere di ospitare la scrittrice Barbara Bellomo presso il Future Lab, alla presenza del Dirigente scolastico, ing. Davide Platania, di un team di docenti e un nutrito gruppo di studenti, per parlare del suo ultimo libro “La biblioteca dei fisici scomparsi“.

Dopo i saluti del dirigente prende la parola la prof.ssa Palumbo che introduce l’argomento seguita dalla prof.ssa Ferrara che fa un intervento sulle scoperte chimiche e su Majorana, una figura molto schiva e che ha scoperto alcuni fenomeni prima di altri ma ha preferito non renderli noti per le conseguenze che avrebbero potuto causare, come per esempio la fissione nucleare (preludio della bomba atomica).

Segue l’intervento della scrittrice che rivolgendosi ai ragazzi ha esplicitato l’importanza della lettura e della ricerca, infatti per scrivere questo libro ha svolto 7 anni di ricerche e ha letto l’epistolario di Maiorana per avvicinarsi a lui e cercare di capirlo. Il libro è stato interrotto e poi ripreso finché non è arrivata la svolta con la figura della bibliotecaria, Ida Clementi, che, da personaggio secondario, ha preso la scena man mano che il romanzo andava avanti. Vive in un periodo difficile in cui le donne non sono libere di fare le proprie scelte, non può studiare per diventare insegnante, deve sposare un uomo di alto livello che però non è perfetto e che non ama, ma è una figura forte che ci permette di conoscere i fisici scomparsi.

La prof.ssa Palumbo invita alcuni studenti a leggere dei passi scelti dal libro e a porre delle domande alla scrittrice. Dopo qualche attimo di timidezza le domande non mancano sia sullo stile dell’autrice, da dove prenda ispirazione per scrivere, sia sui personaggi presenti nel romanzo. Per la Bellomo la scrittura nasce spontanea, le parole escono come un flusso dalla penna e dalla tastiera. Ha uno stile personale, che predilige le frasi brevi e incisive, ma che è cambiato e ancora può cambiare con il tempo; infine afferma che la scrittura rende liberi come la lettura e la conoscenza e invita i ragazzi a non trascurare mai questi elementi nella loro formazione.

Conclude l’incontro la prof.ssa Palumbo con ringraziamenti al dirigente, ai docenti presenti, agli alunni che hanno letto il libro e che si sono impegnati nell’ascolto e hanno posto delle domande e infine alla scrittrice, graditissima ospite, che si spera di rivedere per una chiacchierata sui suoi prossimi romanzi.