L’arte e i bambini, espressione di sentimenti ed emozioni: il parere della psicoterapeuta

L’arte e i bambini, espressione di sentimenti ed emozioni: il parere della psicoterapeuta

CATANIA – L’arte e la creatività sono strumenti importanti nell’educazione dei bambini, come confermato anche da un’ampia letteratura scientifica sull’argomento.

Fondamentali nella loro crescita e nella scoperta delle loro emozioni, costituiscono un’attitudine insita nel loro essere, divenendo una naturale e spontanea attività, attraverso cui trovano facile espressione i loro sentimenti.

L’utilizzo dell’arte – sostiene la psicoterapeuta dott.ssa Valentina La Rosa di Catania -, aiuta a stimolare nel bambino lo sviluppo di quello che tecnicamente è definito ‘pensiero creativo‘ o ‘pensiero divergente‘, cioè la capacità di produrre qualcosa di nuovo, originale e significativo e di risolvere i problemi in maniera autonoma e soggettiva“.

Nonostante se ne riconosca il valore, però, purtroppo, nella scuola dell’obbligo, che rappresenta la seconda istituzione sociale, dopo la famiglia, in cui si svolge la vita del piccolo individuo, la creatività diviene una materia secondaria e, in taluni casi, addirittura assente.

Le materie artistiche, infatti, hanno scarsa considerazione, correndo in tal modo il rischio di negare al piccolo la possibilità di scoprire o di esprimere un talento. Non solo: in questo modo i bambini tendono a stimolare maggiormente le attività dell’emisfero sinistro del cervello – legato alla logica e alla razionalità – a discapito di quello destro, che, invece, supporta la creatività e l’intuizione, mentre, idealmente, i due emisferi dovrebbero operare in modo equilibrato.

È importante – afferma la specialista – promuovere, a partire dalla scuola, l’educazione all’arte, che va intesa come educazione alla bellezza e alla creatività. In una società come quella in cui viviamo attualmente, la capacità di stupirsi davanti a un’opera d’arte o di esprimere i propri vissuti attraverso un canale diverso da quello verbale, è fondamentale per aiutare le giovani generazioni a sviluppare un pensiero autonomo e originale, non appiattito sugli standard culturali contemporanei, che mirano a uniformare e standardizzare, eliminando le differenze e il pensiero creativo“.

Esistono ormai delle alternative al di fuori della scuola che possono favorire l’espressione artistica, come corsi di pittura e di disegno oppure veri e propri atelier creativi. Ma l’ambiente domestico rimane sempre l’habitat naturale più idoneo, dove i genitori, o la famiglia in genere, possono mettere a disposizione dei bambini i materiali necessari per l’espressione artistica e fare in modo che li abbiano a portata di mano, in modo che possano utilizzarli nei momenti in cui ne sentono il desiderio o la necessità. Durante la giornata, quindi, è importante che i piccoli che amano colorare o disegnare, abbiano del tempo a disposizione da dedicare a queste attività anche a casa.

L’arte, intesa come processo creativo, quindi – ci racconta la dott.ssa La Rosa -, consente al bambino di sviluppare le proprie potenzialità intellettive e di costruire una propria identità attraverso l’espressione dei propri vissuti, anche i più dolorosi. Non va dimenticato, infatti, che  oltre a essere un importante strumento educativo, è anche un fondamentale ausilio terapeutico, sia per i bambini che per gli adulti. Quando parliamo di ‘arteterapia‘, intendiamo, infatti, la possibilità di utilizzare i canali di comunicazione non verbali, caratteristici del linguaggio artistico, per consentire al soggetto di esprimere i propri vissuti traumatici e dolorosi, che possono essere difficili da esplicitare tramite le parole, e che, pertanto, rischiano di rimanere inespressi e quindi non elaborati“.

Fonte immagine Pianetamamma.it