Inquinamento: Piana di Catania e Saline di Trapani a rischio desertificazione

CATANIA – L’Enea, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha lanciato in queste ultime ore l’allarme inondazione e desertificazione per tutta l’ItaliaIl fenomeno potrebbe, in tempi relativamente brevi, interessare anche la Sicilia e, soprattutto, la Piana di Catania e le Saline di Trapani.

Buona parte delle nostre coste infatti potrebbe a breve finire sommersa dalle acque per effetto dello scioglimento dei ghiacciai a cui ovviamente consegue l’innalzamento del livello dei mari. Un simile pericolo riguarda anche molti altri paesi affacciati sul Mediterraneo, Spagna, Grecia e Turchia in maniera particolare.

A cambiare in Italia, e soprattutto in Sicilia, potrebbe essere poi anche il clima che, già entro questo secolo, diventerà simile a quello nord africano; le stagioni saranno sempre più aride ed il suolo andrà incontro al rischio di desertificazione. Il paese intero poi potrà frequentemente trovarsi costretto a fronteggiare il rischio di siccità, di incendi, di insopportabili ondate di calore alternate ad alluvioni che metterebbero in ginocchio l’Italia, nazione contraddistinta da una certa probabilità di incorrere in rischi idrogeologici. Il bel clima mediterraneo invece finirebbe per spostarsi verso il nord dell’Europa.

La quarta giornata delle trattative ONU sul clima si è conclusa ieri con una bozza di accordo riguardante i provvedimenti da adottare per intervenire sulle emissioni nocive dannose all’ambiente e responsabili quindi del disastro climatico verificatosi negli ultimi decenni. I paesi industrializzati dovrebbero, almeno secondo questo patto, concedere dei finanziamenti e dei mezzi atti a permettere alla Cina, all’India e a vari paesi africani di rendere green i loro neonati impianti industriali. Contemporaneamente si agirà anche sulla produzione energetica che dovrebbe presto avvalersi di tecnologie verdi.