CATANIA – Idee che prendono vita. Disegni che si trasformano in prototipi per poi diventare nuovi oggetti. Accade alla Fablab, dall’inglese fabrication laboratory ovvero laboratorio di fabbricazione digitale, dove attraverso una serie di strumenti computerizzati è possibile realizzare un’ampia gamma di prodotti, dall’architettura alla biologia, dal cibo all’agricoltura, dalla medicina alla robotica.
In città la prima Fablab (in Italia sono una cinquantina quelle già avviate) è quella guidata dalla designer Carmen Russo. La piccola officina digitale, aperta dallo scorso mese di maggio, stamattina ha accolto i giornalisti nella sua sede di via Cifali.
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Al Fablab, ingegneri, architetti e grafici, con l’aiuto di scanner 3D, lasercut e frese, possono creare oggetti solidi e tridimensionali partendo da disegni digitali. Un processo che stamattina ha spiegato passo dopo passo Carmen Russo, la fondatrice del laboratorio: “Immagina una cosa la disegni, la progetti, la modifichi e la mandi in stampa. Se non ti piace puoi ricominciare tutto d’accapo. Vogliamo dare ad ognuno il suo prodotto personale lontano da quelli già confezionati dal mercato”.
Il laboratorio in 3D si rivolge alle piccole e medie imprese, ai professionisti. Ma anche al mondo della scuola e a tutti quelli che vogliono mettersi in gioco e investire su un’idea. “Fablab è innovazione, competenze ma anche luogo di incontro – spiega – qui da noi è possibile seguire workshop e usare i macchinari per prototipare i vostri progetti”.
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