Le cellule staminali: panacea o “bufala in camice bianco”?

Le cellule staminali: panacea o “bufala in camice bianco”?

CATANIA –  Negli ultimi decenni l’importanza delle cellule staminali è cresciuta in maniera esponenziale sia nel mondo della scienza e della ricerca che nell’opinione pubblica.

Ogni uomo guarda a questa nuova frontiera della medicina con grandi aspettative e con la speranza che davvero un giorno i mali incurabili che l’uomo teme e contro cui si sente disarmato e impotente, possano davvero essere sconfitti una volta per sempre.

Ma cosa sono le cellule staminali? Il prof. Guglielmo Longo, docente di Citologia e Istologia all’Università di Catania lo spiega, alle nostre telecamere, con semplicità e chiarezza:

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Quindi è importante incrementare la conoscenza, nel caso specifico sulle cellule staminali, per potersi difendere dai così detti “ciarlatani della salute”: “Spesso, come in questi casi, si sfrutta l’ignoranza del grande pubblico riguardo ai temi che vengono trattati perché è chiaro che non tutti per esempio possiamo essere esperti di cellule staminali – afferma Gigi Cappello coordinatore del Cicap Sicilia (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) – Si fa leva su paure, preconcetti per andare a raccontare e diffondere una storia che spesso nasconde fini di lucro e speculazione. La verità, come sempre accade nella scienza, è quello che si cerca. Ciò che è vero oggi può non esserlo domani ma la verità di scienza è che ogni giorno cerchiamo di sapere. Quindi, se vogliamo trovare un punto fermo in questa realtà, è che chiunque ci dice di avere la verità in tasca spesso ci sta mentendo. Quando parliamo di “bufale in camice bianco” intendiamo colpire quelle storie buone da raccontare ma che al loro interno contengono delle falsità. Si tratta di qualcosa che vuole sembrare scienza ma che in realtà scienza non è, si parla in questo caso di pseudoscienze ed è quello di cui noi del Cicap ci occupiamo costantemente

Uno degli esempi di “bufala” tutta italiana cui Cappello e Longo direttamente o indirettamente fanno riferimento è l’ormai noto “metodo stamina” dichiarato dalla comunità scientifica un trattamento “inconsistente, potenzialmente pericoloso e privo di alcuna validità scientifica” messo in campo da una grande macchina mediatica cha ha visto protagonista l’esperto di comunicazione Davide Vannoni fondatore di Stamina Foundation che affermava di poter curare malattie molto gravi infondendo nei malati cellule staminali mesenchimali, cioè cellule indotte in vitro a trasformarsi in neuroni.

Quindi quello delle staminali è un mondo in bilico “tra mito e realtà”, tra verità e finzione, un mondo in divenire che ha tanti lati positivi ma altrettanti lati oscuri. Ancora una volta è il prof. Longo che chiarisce il duplice volto della ricerca nel campo delle cellule staminali mettendo in luce soprattutto i nuovi traguardi della ricerca:

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