CATANIA – Fa tappa sabato 29 maggio nell’AOU Policlinico “G.Rodolico-SanMarco” di Catania la Campagna nazionale di sensibilizzazione e screening sul carcinoma squamocellulare cutaneo “Te lo dice la pelle”, che prevede visite dermatologiche gratuite.
La Campagna nazionale ha lo scopo di contribuire a diffondere importanti informazioni su una malattia ancora poco conosciuta che rappresenta circa il 20% dei tumori cutanei non-melanoma.
Promossa dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), con il patrocinio di APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma) e CIA Agricoltori italiani, l’iniziativa vuole porre l’attenzione sul carcinoma squamocellulare cutaneo, un tumore maligno della pelle che, secondo i dati più recenti, viene diagnosticato ogni anno a circa 19.000 pazienti. Il carcinoma squamocellulare cutaneo origina dalla proliferazione incontrollata dei cheratinociti dell’epidermide. Si può manifestare come un’escoriazione o un’ulcera che sanguina, o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento o minimi traumi.
La lesione, localizzata in sedi fotoesposte come, ad esempio, il volto e il dorso delle mani, può essere dolorosa, crescere nel tempo e non guarisce spontaneamente, né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche. Questa patologia interessa maggiormente gli uomini rispetto alle donne, di età superiore ai 50 anni, con fototipo chiaro.
L’esposizione solare eccessiva e l’uso di lampade abbronzanti rappresentano i fattori di rischio più importanti, come anche l’esposizione cronica ad agenti chimici tossici (e.g. arsenico), la presenza di ferite croniche, ulcere e cicatrici, uno stato di immunosoppressione, l’assunzione di alcuni farmaci ed alcune malattie genetiche.
Le visite si svolgeranno sabato 29 maggio presso l’UOC di Dermatologia della AOU Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania (Padiglione 4) diretta dal Prof. Giuseppe Micali, esclusivamente su prenotazione contattando il numero 345 7686815 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13. Al fine di tutelare la salute dei pazienti e del personale medico delle strutture ospedaliere, tutte le visite saranno effettuate in totale sicurezza, in ottemperanza alle misure di prevenzione igienico-sanitarie legate all’emergenza Covid-19.
“La Campagna”, dichiara il Prof. Micali, “ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce di tale tumore e quello di individuare sia soggetti a rischio che pazienti con forme conclamate ma non ancora diagnosticate”.
“Se diagnosticato per tempo e nelle forme precoci, infatti, in genere l’asportazione chirurgica è risolutiva e porta alla regressione e alla guarigione nel 95% dei casi. Quando però viene diagnosticato tardivamente, il carcinoma squamocellulare può raggiungere dimensioni molto ampie e portare allo sviluppo di metastasi (forme ‘avanzate’ di carcinoma squamocellulare), con rischi elevatissimi per la vita del paziente. In tali casi, sono comunque attualmente disponibili farmaci innovativi per uso sistemico che hanno notevolmente migliorato la prognosi“.
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