Bitcoin: “Il valore del nulla” e produttore di danni per l’ecosistema

Bitcoin: “Il valore del nulla” e produttore di danni per l’ecosistema

CATANIA – Sta facendo discutere molto negli ultimi tempi il Bitcoin, ovvero la moneta elettronica inventata qualche anno fa da un anonimo inventore, che non fa leva su un ente centrale e che determina il suo valore in base alla leva domanda-offerta. La crittografia, utilizzata per l’attribuzione della proprietà, non ha convinto già di per se buona parte degli utenti, mentre l’economia sviluppata con questo particolare sistema ha ancora dimensioni molto limitate, malgrado le quotazioni siano in costante aumento.

Le frequenti truffe realizzate grazie a esso sono la ciliegina sulla torta e per questo motivo abbiamo sentito l’ex Intermediario Internazionale Salvatore Sapienza, che ci ha mostrato quanto la situazione non sia delle migliori, soprattutto facendo determinati confronti.

“Il Bitcoin io lo definisco: il valore del nulla, in quanto non è legato a niente, né a una società, né a un miniera, né a un metallo prezioso – spiega Sapienza -. E’ una stupida e infantile invenzione di qualche buontempone su internet, per colpa di una società che ha perso i suoi valori morali, sociali ed economico finanziari e totalmente allo sbando”.

L’estrazione di questo sistema è davvero curiosa, in quanto “bisogna acquistare dei server e consumare un’energia quanto tutto lo Stato dell’Ecuador – continua Sapienza -. La maggior parte dell’energia elettrica non proviene da fonti rinnovabili, bensì da miniere di carbone, altamente inquinanti per l’ecosistema mondiale, e alla fine produce solo Co2 e gas serra. Visto che l’inventore asserisce una quotazione mi viene da pensare che le banconote stampate anni fa per il giornaletto di Topolino, con numeri progressivi e su carta di filigrana dalla Bnl abbiano anch’essi un valore”.

Per combattere questa piaga, dobbiamo educare la popolazione. “Bisogna entrare nelle case delle persone facendogli capire che per ottenere i Bitcoin inquiniamo il pianeta inutilmente e questo è una pura follia – conclude Sapienza -. Perché io posso giustificare un’industria che produce auto o mobili e consumi tanta energia elettrica. Per questo credo che ci troviamo in una società senza più valori e totalmente allo sbando e a causa di tutto ciò si sta aprendo la strada alla creazione di false monete che diventano falsi idoli”.