Anche l’ospedale Cannizzaro si aggiudica due premi “Best In Sanitas”

Anche l’ospedale Cannizzaro si aggiudica due premi “Best In Sanitas”

CATANIA – L’Azienda Ospedaliera Cannizzaro si è aggiudicata due premi “Best In Sanitas”, consegnati domenica sera a Palermo nel corso della manifestazione dedicata alle eccellenze della sanità regionale.

Un riconoscimento speciale è stato assegnato al prof. Paolo Scollo, direttore della Ginecologia e Ostetricia dell’Azienza Cannizzaro e professore ordinario all’Università Kore di Enna, per l’eccezionale trapianto di utero (il primo in Italia, eseguito insieme con l’équipe del prof. Pierfrancesco Veroux) e il parto della prima bambina nata da donna trapiantata di utero.

Il “Best In Sanitas” per la Telemedicina, una delle dieci categorie del premio, è invece andato all’Ambulatorio Scompenso Cardiaco, di cui è responsabile la dott.ssa Maria Catalano, per il progetto di monitoraggio a distanza dei pazienti. Del team fanno parte anche Maria Russo, infermiera nurse tutor dell’ambulatorio, e Marinella Paratore e Laura Salemi, tecniche di Fisiopatologia cardio-circolatoria e sonographer. Il gruppo, con il dott. Francesco Amico direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia – UTIC, ha incontrato ieri il Direttore Generale, dott. Salvatore Giuffrida, per condividere la soddisfazione del riconoscimento ottenuto, alla presenza della dott.ssa Anna Maria Longhitano, direttore dell’unità di Staff, e del direttore sanitario dott.ssa Diana Cinà, intervenuta domenica alla premiazione.

Abbiamo sperimentato – hanno spiegato il dott. Amico e la dott.ssa Catalano, illustrando i recenti risultati dell’attività ambulatoriale – che il telemonitoraggio, sia telefonico e sia tramite kit avanzato, motiva il paziente ad aderire alla terapia e a seguire un percorso di educazione sanitaria utile a gestire il proprio stato di salute. Si instaura una continuità assistenziale che permette un miglioramento significativo dello stato clinico dei pazienti, una riduzione degli accessi in Pronto Soccorso, dei ricoveri e delle visite ambulatoriali. In numeri, stimiamo una riduzione del 30-35% della mortalità e del 15-20% delle ospedalizzazioni“.

Un portato del periodo pandemico – ha sottolineato il dott. Giuffrida – è stato il ricorso alla telemedicina. L’esperienza dell’ambulatorio dello scompenso cardiaco, opportunamente premiata, dimostra i vantaggi di un’assistenza da remoto che accompagna e non sostituisce quella in presenza e che attua quella virtuosa integrazione ospedale-territorio, permettendo di non sovraccaricare gli ospedali e non medicalizzare in maniera inappropriata, e talvolta eccessiva, la vita dei pazienti“.

Altri due progetti del Cannizzaro hanno ottenuto le nominations pur non aggiudicandosi il premio: l’Albero delle idee dell’Oncologia Medica e quello dedicato ai pazienti con Sclerosi sistemica dell’ambulatorio reumatologico della Medicina Interna.

Mi congratulo con i vincitori dei premi ma anche con i progetti approdati alla finale e gli altri che hanno comunque riscosso apprezzamento e mettono in luce le grandi professionalità ed eccellenze del Cannizzaro“, ha detto il Direttore Giuffrida.

Nel corso della serata di premiazione, presentata al Teatro Santa Cecilia da Stefania Petyx, un momento è stato dedicato al ricordo di Francesco Sciacca, professionista recentemente scomparso che ha collaborato a vari progetti dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro.