CATANIA – Giorno 3 febbraio, con l’uscita della carrozza del Senato, si aprono ufficialmente i tre giorni di festa che Catania dedica alla Santa Patrona Agata.
La passeggiata delle antiche carrozze, con dentro i principali rappresentati dell’amministrazione catanese avviene tra due due ali di folla, da piazza Duomo a piazza Stesicoro ed è fra i momenti più attesi di molti cittadini.
Così, possono procedere da Palazzo degli Elefanti fino alla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace, nella parte nord di piazza Stesicoro, detta “a carcaredda”, dove sarebbe stata martirizzata Sant’Agata.
La Carrozza, seguita da una più piccola, esce dal cortile del Palazzo di Città, per essere ammirata dai cittadini e riproporre il voto del Senato catanese all’amata Patrona della città.
Per l’occasione, la centrale via Etnea si affolla di fedeli e devoti pronti a immortalare il passaggio.
Particolare è, inoltre, il ricorso ai figuranti, abbigliati in abiti d’epoca di colore blu cobalto e bordeaux, con parrucca bianca, dando vita a un vero e proprio corteo barocco.
Si tratta di due berline risalenti al XVIII secolo, col tempo divenute un elemento fondamentale dell’intera cittadinanza che in esse vede ancora oggi il simbolo della tradizione e il segnale di inizio delle celebrazioni agatine.
Da pochi anni, le due carrozze si trovano custodite all’interno dell’atrio di Palazzo degli elefanti, una a destra e l’altra a sinistra, fra l’effige marmorea che celebra i simboli di Catania e la stazione della polizia locale.
La prima e più importante è la Carrozza del sindaco, che viene condotta in strada da due cavalli bianchi.
È una berlina imperiale a quattro ruote, coperta e con finestrini chiusi da vetri, incorniciati da decorazioni in oro.
Tra i vari elementi spicca il drappo rosso, con decori ricamati, simboli e lo stemma della città.
Anche la tappezzeria interna è in velluto rosso, dove spiccano i cuscini e la frangia.
Molto particolari, invece, sono gli intarsi interni ed esterni su legno.
Secondo la tradizione, durante il percorso, bisogna mostrare al sindaco gradimento o disapprovazione rivolgendogli un applauso.
L’altra carrozza è, invece, più piccola, anch’essa trainata da due cavalli bianchi.
Non ha drappi né tappezzeria rossa, ma presenta moltissimi intarsi e decori.
Essa segue la carrozza del sindaco ed ospita generalmente altri componenti dell’amministrazione.
L’Arcivescovo di Catania e il Sindaco Trantino hanno voluto sottolineare l’attenzione alla tematica della legalità e l’importanza di essere veri devoti senza ipocrisie.
Il primo cittadino ha, dunque, deciso di rinunciare a salire sulla Carrozza del Senato per dare la possibilità a tre ragazzi delle scuole medie e alle donne di farlo:
“Amare Sant’Agata significa anche amare Catania. La devozione per la Santa Patrona, come ha ribadito l’Arcivescovo, deve avvenire senza esibizionismi e nella massima legalità – ha affermato il sindaco – , ma non si può essere buoni devoti senza essere buoni cittadini”.
“Dobbiamo volere bene alla nostra città e rispettare le regole della convivenza. In caso contrario sarebbe solo una grandi ipocrisia“, prosegue.
“E io per primo darò l’esempio rinunciando a salire sulla Carrozza del Senato perché il primo cittadino sia uguale a tutti gli altri anche in questo momento di condivisione civica e lascerò spazio perché salgano tre ragazzi delle scuole medie e le donne“, conclude.
Articolo a cura di Giada Annarita Belfiore
Credit foto: Concetto Sciuto
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