SAN GIOVANNI LA PUNTA – Si è da poco concluso il modulo PON di inglese “Open your mind” (Codice Identificativo del Progetto: 10.2.2°-FESPON-SI-2021-422 – Titolo: “NOI CI SIAMO” – Modulo 2), a cura della Prof.ssa Cinzia Pagliara e tutor docente insegnante Anna D’Amico, che ha visto impegnati ragazzi della scuola secondaria di primo grado e allievi della scuola primaria.
Il corso, interamente concentrato sulle abilità di comunicazione orale, si è basato sui principi di ‘didattica umanistica’ cari a Maslow e Rogers, e sulla ferma convinzione che per comunicare non basti solo la correttezza o la competenza grammaticale, ma soprattutto la capacità empatica e la conoscenza delle diverse sfumature emotivo-emozionali.
Gli studenti hanno, innanzi tutto, creato la propria wheel of emotions, che, unendo i colori alle emozioni primarie, li ha aiutati nel percepire e riconoscere le proprie sensazioni. Attraverso attività di story-telling e role-play, i ragazzi hanno poi provato a raccontare non solo gli eventi esterni ma ciò che si può provare interiormente in determinate circostanze e i risultati sono stati sorprendenti, perché sono stati capaci di notare sfumature impercettibili.
Le attività hanno avuto i tempi lunghi e mai frenetici che sono indispensabili alla conoscenza personale e sono state strutturate secondo modalità che favorissero l’inclusione di tutti. Un momento di grande entusiasmo è stata la scelta e la creazione dei loro “strengths-wristbands”, bracciali/segnalibri che indicano il proprio punto di forza caratteriale, dal coraggio alla gratitudine, dalla gentilezza alla leadership, dalla perseveranza al perdono.
“Credo moltissimo in questo tipo di didattica, perché ci mantiene umani, e dico CI perché non mi riferisco soltanto ai ragazzi, ma anche a chi insegna“, sono le parole della Docente Cinzia Pagliara. “È un approccio che non si basa solo su dati oggettivi, ma sulla straordinaria soggettività di ognuno di noi. Spesso gli studenti esprimono la loro stanchezza, l’ansia, il disagio per questi tempi così complessi che stiamo vivendo. Insieme abbiamo trovato piccole ‘cure’ (in inglese, naturalmente): challenge your mind, feel gratitude for one thing, sing and dance like no one is watching. Abbiamo davvero cantato e ballato insieme, durante l’ultima lezione, anche se a distanza di sicurezza, tanto si sa: happiness is inside“.
“Il modulo ‘Open your mind’ ha dato modo alla prof.ssa C. Pagliara di sperimentare tecniche di insegnamento delle lingue come il Total Physical Response o l’apprendimento ricorsivo“, conclude la Dirigente Prof.ssa Concetta Matassa. “La lingua è un mezzo per comunicare. La full immersion nella lingua straniera unita all’apprendimento emozionale consente di imparare a comunicare in modo più immediato ed efficace“.