MASCALUCIA – “L’idea di portare il cinema in classe, di utilizzare ‘l’espediente’ di un film per veicolare tra i giovani contenuti stimolanti, è non solo un’iniziativa intelligente, ma un’attività del tutto coerente con la funzione stessa della scuola: allargare gli orizzonti, far vedere l’altro e l’oltre, essere una finestra sulla vita, quella fuori e dentro di noi”, dichiara Don Luigi Ciotti.
Questo trova totale corrispondenza sia tra gli “obiettivi di sviluppo sostenibili” sostenuti dall’UNESCO riguardo l’alfabetizzazione ai media e alle immagini in movimento che nel Piano Nazionale del cinema per la scuola promosso dal MIUR in collaborazione con il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo), orientato alla promozione della didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo e all’acquisizione di strumenti e metodi di analisi che favoriscano la conoscenza della grammatica delle immagini e la consapevolezza della natura e della specificità del loro funzionamento, anche al fine di utilizzare l’opera cinematografica quale strumento educativo trasversale all’interno dei percorsi curriculari.
Conciliare l’attività didattica “tradizionale” con i progetti cinematografici stimola infatti gli alunni ad un’apertura d’apprendimento a livello interdisciplinare, non meno la possibilità (dovendo lavorare in team), di migliorare e sperimentare competenze inter-relazionali, ottenendo un notevole arricchimento culturale. Progettare, scrivere, interpretare la sceneggiatura sviluppa infatti capacità di espressione linguistica scritta ed orale, così come maggiore consapevolezza e sensibilità riguardo le competenze sociali e civiche, senza tralasciare la valenza di come il film, ambientato nel luogo in cui gli alunni risiedono, consente loro di approfondire lo studio del territorio scoprendone bellezze e patrimonio storico.
Presupposti, quelli appena descritti, pienamente condivisi dal Circolo Didattico “Giuseppe Fava” di Mascalucia (CT) guidato dal suo Dirigente Prof.ssa Maria Gabriella Capodicasa che nell’anno scolastico appena concluso ha posto in atto il progetto PON “Voglio vivere il mio paese”, finalizzato al potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico del Territorio. Progetto attuato con la partecipazione degli alunni della classe IV A e il cui prodotto finale è stato l’allestimento del cortometraggio dal titolo “L’anima vola, ritorno a casa”, lavoro svolto sotto la guida del prof .Daniele Consoli, esperto in cinematografia con la collaborazione della tutor-insegnante Nunzia Smirni.
Coinvolgente l’esperienza che ha accomunato i giovani protagonisti che hanno recitato con incredibile naturalezza ed espressività. Bellissima la trama ideata e incentrata su due bambini che, essendosi persi all’inizio del ‘900 nel territorio di Mompilieri, attraverso un viaggio nel tempo, vagano alla ricerca dei propri genitori chiedendo informazioni.
Lavoro stupendo che ha avuto il suo grande riconoscimento all’Etna Aci Film Festival. Manifestazione questa arrivata alla sua undicesima edizione e che ogni anno vede rappresentare i filmaker di tutto il mondo attraverso il concorso bandito a livello internazionale. L’evento svoltosi presso la Corte del Palazzo Cantarella di Aci Sant’Antonio, organizzato dall’associazione Cine Teatro Ambrosiana del Comune si svolge annualmente proiettando i corti nazionali ed esteri partecipanti.
Lavori visionati e valutati da una giuria qualificata e competente composta tra l’altro da registi e case di produzione cinematografica nazionali che dopo aver selezionato le varie proposte pervenute proclama i vincitori delle diverse tipologie di opere a concorso e relativi a cortometraggi, mediometraggi corto scuola, book-trailer. Quest’anno la serata finale svoltasi il 13 luglio con la premiazione delle opere vincenti, ha premiato per la categoria corto scuola il cortometraggio “L’anima vola, ritorno a casa” presentato dal Circolo Didattico “Giuseppe Fava” quale PRIMO CLASSIFICATO.
Grande la gioia di Irene Oliveri alunna della classe IV A e fra i protagonisti nel cortometraggio, la quale, rappresentando la scuola e i compagni, ha ricevuto la targa, dichiarando durante l’intervista, di essere stata molto contenta di aver avuto la possibilità di partecipare all’allestimento del cortometraggio.
Appropriate a quanto descritto le parole di Carlo Verdone, attore e regista italiano che così si esprime: “Il cinema dovrebbe essere una materia obbligatoria a scuola; i grandi film dovrebbero essere studiati filologicamente come le opere di letteratura, filosofia e arte”.
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