Arteterapia per l’inclusione: il De Roberto come un set tra gioco e sperimentazione didattica

Arteterapia per l’inclusione: il De Roberto come un set tra gioco e sperimentazione didattica

CATANIA – Vivere la scuola come fosse un set cinematografico: è questa l’esperienza sperimentata dagli alunni della classe III E Scuola Secondaria di I grado dell’ICS “Federico De Roberto” di Catania nell’ambito del Progetto curriculare di Arteterapia per l’Inclusione Muto come un film, coordinato dalla docente di sostegno professoressa Cristina Montalto A. M. A. con la costante supervisione del Dirigente Scolastico Prof.ssa Maccarrone Antonia e la preziosa collaborazione dei docenti del consiglio di classe e dei collaboratori scolastici.

La creazione di un soggetto cinematografico e la produzione di un cortometraggio nella scuola è da considerarsi un importante momento di socializzazione e un’importante opportunità di sperimentazione, che riprende pienamente le finalità educative e didattiche della Programmazione Educativa d’Istituto. Il progetto si è svolto nei mesi tra novembre e maggio del corrente anno scolastico 2017-2018 e vi hanno partecipato attivamente tutti gli alunni della classe, inclusi gli studenti DVA, i BES, gli alunni stranieri e i minori non accompagnati di recente immigrazione.

L’attività di drammatizzazione presuppone una molteplicità di linguaggi (gestuale-mimico-iconico, verbale-musicale), nonché modalità di lavoro manuale e intellettuale sia individuali che collaborative, attivate al fine di perseguire gli obiettivi formativi della scuola, concorrendo ad accrescere l’autostima e l’interiorizzazione delle norme sociali. Gli alunni hanno recitato nei panni di un personaggio diverso da sé di fronte a una videocamera, interpretando più ruoli, rispondendo a istruzioni e coordinando i propri movimenti e gesti; hanno collaborato alla realizzazione del progetto come assistenti tecnici, di scena e alla fotografia, interagendo con i docenti e i compagni di classe in un clima di cooperative learning, strategia didattica volta a favorire il senso di intraprendenza personale e al contempo la necessità dell’interdipendenza tra pari nella realizzazione di un progetto comune.

Il prodotto finale del progetto è stato un cortometraggio della durata di 19 minuti intitolato “L’incubo degli esami”, una parodia muta del momento conclusivo del triennio di studi in forma di sogno fantastico inframmezzato da siparietti comici, “incantesimi” e performance artistiche in cui ogni alunno ha potuto mostrare le proprie doti nella danza, nella musica, nell’arte figurativa, sviluppando o potenziando competenze istrioniche e tecniche recitative. Il corto è corredato da una presentazione di fotografie che documentano il backstage. La colonna sonora dei titoli di coda è stata affidata agli alunni di chitarra dell’istituto coordinati dall’insegnante di strumento.

Il messaggio finale veicolato dal cortometraggio è semplice: per superare gli esami, a scuola come nella vita, l’unica efficace magia sono lo studio e l’applicazione, la disciplina e la dedizione. Gli alunni, dopo un’introduzione teorica sulla nascita e l’evoluzione del cinema, hanno scelto di girare il filmato in time-lapse come omaggio ai film muti di Charlie Chaplin, ma si è scelto anche di usare il filtro “seppia” e non il “bianco e nero” per creare un collegamento tra gli albori della cinematografia e la nostra età contemporanea.

Le scene sono state inframmezzate da didascalie realizzate dagli allievi con un programma informatico e ispirate a quelle esplicative presenti nei film muti degli anni Venti e Trenta del Novecento. Le riprese e il montaggio sono state affidate alla docente referente del progetto. Tutti gli allievi hanno sviluppato competenze fondamentali relative all’ambito linguistico e comunicativo, all’ambito tecnologico e informatico e all’ambito grafico-pittorico-fotografico, nonché competenze relative all’espressione artistica mimico-gestuale.

L’attività laboratoriale, inoltre, ha favorito un notevole sviluppo del clima di inclusione in classe. Lo svolgimento del progetto ha rappresentato una valida occasione di crescita affettiva e intellettiva sia per gli alunni normodotati, che hanno rafforzato la loro naturale propensione alla solidarietà e collaborazione, sia per gli alunni che evidenziano difficoltà dal punto di vista cognitivo e relazionale: proprio questi ultimi hanno acquisito maggiore autonomia e hanno potenziato le proprie competenze di socializzazione e comunicazione, operando in un setting di collaborazione e apprendimento guidato.

Nei mesi di maggio e giugno la visione del cortometraggio è stata proposta come attività supplementare di fine anno scolastico alle classi terze di Scuola Secondaria di I grado di entrambi i plessi dell’Istituto, alla presenza del Dirigente Scolastico Professoressa Antonia Maccarone, dei docenti dell’istituto e dei genitori degli alunni coinvolti nel progetto. Ad ogni alunno partecipante è stata consegnata una copia in DVD del filmato realizzato.

L’entusiasmo dimostrato dai nostri studenti, il clima sereno in cui si è svolto il progetto e la sinergia che si è creata tra dirigenza, personale scolastico e famiglie, rappresentano un risultato tangibile di riuscita e uno stimolo a proseguire sulla strada dell’arricchimento dell’offerta formativa.

Gli attori:

  • Studente: Antonio Manuel Riccio
  • Fatina degli esami: Carmela (Carmen) Ragonesi
  • Presidente di commissione: Gabriele Greco
  • Professore di storia: Samuele Santoro
  • Professore di italiano: Mbassamakan Kanouté
  • Professore di scienze motorie: Gabriele Paolo Vinciguerra
  • Professoressa di potenziamento scienze motorie – Parrucchiera: Martina Nasca
  • Professore di scienze: Paolo D’Agostino
  • Professore di inglese: Luca Leja
  • Professore di arte e immagine: Luca Iannizzetto
  • Professore di musica: Dario Nicolosi
  • Professore di tecnologia: Giovanni Di Francesco
  • Professore di francese: Ousseyni Sanago
  • Professore di geografia: Ibrahim Keita
  • Professoressa di matematica – Estetista – Mamma: Giada Agata Tricomi

Riprese, regia e montaggio: professoressa Cristina Montalto A. M. A.

Assistenti alla fotografia, assistenti di scena, costumisti e tecnici informatici: tutti gli alunni della classe III sezione E, scuola secondaria di I grado