CATANIA – All’indomani dalle votazioni referendarie che hanno visto la bocciatura della riforma costituzionale e le conseguenti dimissioni del premier Matteo Renzi, l’On. Nello Musumeci e l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, hanno colto l’occasione per esprimere la loro soddisfazione per i risultati raggiunti nel corso di una conferenza avvenuta stamattina all’Ars.
“Si tratta di una vittoria – afferma Stancanelli – che non appartiene a nessun partito, questa è la vittoria del popolo e soprattutto del popolo siciliano che ha risposto presente con un’affluenza superiore al 65%. Questo fa comprendere la volontà dei siciliani di esprimere il loro parere che è stato accolto a gran voce”.
“Crocetta dovrebbe prendere esempio da Renzi e compiere lo stesso gesto ovvero si dovrebbe dimettere subito con la consapevolezza di aver fallito e non è concepibile aspettare ancora il termine del suo mandato. Dopo ieri il vento è cambiato ed è un momento di cambiamento generale – ha concluso l’ex sindaco di Catania – sia a livello regionale sia a livello nazionale”.
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“La grande affluenza alle urne – afferma Musumeci – dimostra il ritorno della gente nella politica. La gente ha capito che si trattava di un “furto con destrezza” e non lo ha tollerato. Il 72% del popolo siciliano ha detto no a questa riforma con il picco massimo raggiunto a Catania con oltre il 75% di voti negativi, ed in una città con un ‘sindaco renziano’ come Bianco sono numeri importanti”.
“È molto probabile che si andrà alle elezioni anticipate nel prossimo mese di maggio e se così dovesse essere, qualora non lo avesse fatto prima, noi chiederemo a Crocetta le dimissioni cosicché i siciliani possano votare nello stesso giorno sia alla Regione sia alle politiche. La stagione delle riforme per noi si apre domani, siamo per una assemblea costituente con lo scopo di mantenere la nostra Costituzione così com’è e siamo soprattutto per una Repubblica presidenziale con un presidente eletto direttamente dal popolo”.
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