CATANIA – La Regione Siciliana richiede lo stanziamento di fondi straordinari per riparare i danni provocati dal terribile terremoto di magnitudo 4.6 che ha colpito il capoluogo etneo, in particolare i Comuni di Biancavilla, Adrano e Santa Maria di Licodia, lo scorso 6 ottobre.
Il sisma, seguito da diverse scosse di assestamento, alcune anche di intensità piuttosto forte, ha reso inagibili numerose scuole (a Biancavilla il primo cittadino ha perfino predisposto la chiusura degli istituti scolastici per permettere ai volontari della Protezione Civile di effettuare sopralluoghi), provocato danni visibili alle strade e ad alcuni edifici e ha perfino alimentato atti di furto e ricettazione da parte di alcuni sciacalli.
Secondo una prima stima, i danni del sisma del 6 ottobre ammonterebbero a una somma di circa 2,4 milioni di euro.
Ad aver avuto la peggio in seguito al terremoto sarebbero state, in particolare, due scuole e due chiese di Biancavilla, due edifici comunali di Santa Maria di Licodia e due chiese di Ragalna.
Per questo, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una riunione con la Giunta regionale, ha richiesto un intervento straordinario immediato per far fronte all’emergenza e riparare gli edifici danneggiati dal sisma.
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