CATANIA – Si è svolta, nella mattinata di ieri 24 ottobre, la seduta di consiglio che ha coinvolto la quinta municipalità, presieduta da Antonino Vincenti. Tra i temi trattati anche la problematica legata al randagismo nei quartieri, tornata in auge in seguito alla recente aggressione di un branco ai danni di una giovane.
Randagismo all’interno dei quartieri catanesi, tra decadenza e progetti irrealizzabili
Continua a far parlare di sé la crisi, vissuta da numerosi quartieri catanesi, causata dall’allarme randagismo. Un’emergenza rimasta ancora irrisolta, in mancanza di un intervento concreto da parte dell’amministrazione, e quanto mai attuale.
La maggiore concretizzazione, infatti, di un processo di sterilizzazione si era verificata solo durante la scorsa legislatura, coprendo unicamente la zona di Corso Indipendenza. Un rimedio tuttavia solo palliativo, considerando la rimessa all’interno del comune, seppur lontano dal branco, del cane sterilizzato, indipendentemente dalla sua aggressività.
Alla base di tale inefficienza vi è però una scarsa gestione da parte dell’ufficio tutela animali, dietro cui si cela una sola persona. Ogni segnalazione, infatti, viene inoltrata all’ASP veterinaria e alla polizia municipale ambientale, i quali, dovendosi recare sul sito per fare sopralluogo, tendono a creare dei rallentamenti.
Una lacuna organizzativa che va di pari paso con il desiderio, da parte della municipalità, di far fronte al problema. Già un anno fa infatti, all’interno della zona industriale, era stato individuato un edificio ideale, sia per grandezza che per spazio esternato, alla realizzazione di un canile.
Il progetto, tuttavia, manca dei fondi necessari per la costruzione della struttura, in assenza di qualsiasi aiuto regionale. La città viene così lasciata a sé stessa, privata di una struttura fondamentale all’interno di una metropoli come quella di Catania.
I traguardi e gli obiettivi della quinta municipalità
L’obiettivo dell’amministrazione rimane, però, sempre lo stesso: continuare ad agire. Recentemente infatti è stato avviato un patto di collaborazione tra Monte Po e Monte Palma, frazione di Misterbianco, in quanto entrambi territori colpiti dall’emergenza.
Ad accendere, infine, l’interesse della municipalità è il caso legato alla mala gestione di un gruppo di cani reclusi, in condizioni misere, dietro un cancello di via Giuseppe Ungaretti. Questo sito infatti, unitamente ad altri territori precedentemente segnalati, sarà oggetto di un sopralluogo, già previsto nell’immediato futuro.



