CATANIA – Dopo il naufragio della cosiddetta riforma “Giletti” ossia quella che nelle intenzioni del presidente Rosario Crocetta avrebbe dovuto cancellare dalla geografia istituzionale le province Forza Italia – così come altre forze politiche – ha avanzato un proprio disegno di legge per far cessare il caos.
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L’ennesima proroga dei commissari straordinari delle province ha suggellato il fallimento della riforma e ha, di fatto, sospeso ulteriormente la democrazia. Una parte consistente dell’Ars ha spinto per il recepimento della legge Delrio, la quale – contrariamente alle intenzioni del presidente – mantiene le province. Il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Vincenzo Gibiino, ha presentato alla stampa – con il capogruppo all’Ars Marco Falcone, l’eurodeputato Salvo Pogliese e il deputato regionale Alfio Papale – un disegno di legge di riordino del sistema delle province.
“Crocetta e i grillini – spiega Gibiino – hanno fatto morire le province e i cittadini hanno continuato a pagare i costi per un ente che di fatto non ha svolto alcuna funzione. Noi seguendo il solco della legge Delrio, ma rispettando le nostre specificità, proponiamo di avere tre aree metropolitane ossia Catania, Palermo e Messina”.
Per i forzisti ci sarà di conseguenza la figura del sindaco “metropolitano” che sarà eletto dai cittadini e per i consigli è prevista un’elezione di secondo grado, tramite il voto di sindaci e consiglieri dei vari comuni. Inoltre nel ddl è previsto un nuovo organo: la conferenza metropolitana, un organo consultivo e di controllo costituito dai sindaci dei comuni interessati all’area.
“I componenti di questi nuovi organismi non percepiranno nessun emolumento – aggiunge il senatore Gibiino – e metteremo in moto il sistema delle province”. Per le altre sei province Forza Italia ha previsto il mantenimento della figura del presidente provinciale eletto dai cittadini e un consiglio e una conferenza uguali alla proposta articolata per le aree metropolitane.
“Crocetta ha prodotto l’immobilismo più assoluto – ha aggiunto Marco Falcone – e noi prevediamo il diritto dei cittadini di esprimersi sull’elezione del sindaco metropolitano e sul presidente della provincia. Le province, nel nostro ddl, avranno compiti di pianificazione territoriale e la riforma riguarderà l’efficienza e la produzione di servizi”.
Alfio Papale, deputato forzista, ha annunciato il suo ingresso nella commissione affari costituzionali e ha inoltre sottolineato: “La provincia è un organo intermedio di cui non se ne può fare a meno e la proposta contenuta nel nostro disegno di legge è eccezionale e tutela la democrazia”.
Anche l’eurodeputato Salvo Pogliese ha concluso: “Crocetta aveva soltanto presentato un annuncio da Giletti, invece noi vogliamo un presidente della provincia eletto dal popolo e una democrazia vera e diretta”.
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