CATANIA – Questa mattina a Palazzo degli Elefanti è giunto in visita il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, per prendere parte, successivamente a Palazzo della Cultura, a una conferenza su uno degli argomenti più difficili da affrontare per il capoluogo etneo: il sistema infrastrutturale. Ad accoglierlo nel salone Bellini, ovviamente, è stato il primo cittadino di Catania, Salvo Pogliese. Successivamente, a partire dalle ore 10, numerose personalità istituzionali e addetti ai lavori hanno animato la riunione sulle potenzialità e le prospettive della nostra regione.
Significativi gli apprezzamenti di Tajani nei confronti della Sicilia e le sue dichiarazioni sull’importanza del ruolo dell’isola nell’ambito dell’Unione Europea ed ancora, la necessità di sfruttare al meglio le risorse dell’isola a vantaggio dei cittadini etnei e siciliani.
Il convegno, intitolato “Sicilia 2030: ripartiamo da un Piano per le infrastrutture”, è stato fortemente voluto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha presenziato e concluso i lavori. La presenza del presidente Tajani è servita anche a presentare un nuovo piano da 200 miliardi finanziato dall’Unione Europea per le infrastrutture e altri settori economici, che dovrebbe essere portato a termine nei prossimi anni.
Tra gli obiettivi, quello di migliorare il sistema degli aeroporti e i collegamenti che permettono di raggiungerli. Si tratta di un tema che in questo periodo sta facendo discutere molto: pochi giorni fa, un gruppo di ex dipendenti Windjet, compagnia aerea siciliana fallita nel 2012 in seguito a un accordo mai siglato con Alitalia, facendo riferimento anche agli elevati prezzi che è costretto a pagare chi viaggia da e verso la Sicilia, ha chiesto di incontrare il presidente della Regione, Nello Musumeci, per discutere la possibilità di creare una nuova compagnia e offrire un buon servizio low-cost ai cittadini.
Il presidente del Parlamento europeo ha voluto ribadire le idee manifestate nel suo discorso anche in un breve post su Facebook, scritto per spiegare brevemente il piano europeo per far ripartire il Sud: “La Sicilia ha enormi potenzialità, e non può essere tagliata fuori dall’Europa. Sono qui per presentare un piano da 200 miliardi per infrastrutture e accesso al credito al Sud con i fondi Ue”.