La Quarta Sezione Penale del Tribunale di Catania aveva già assolto Lombardo a gennaio 2022 perché “il fatto non costituisce reato“, dall’accusa di detenzione illegale di armi da fuoco. I giudici avevano disposto anche la confisca e la distruzione delle armi e delle munizioni. Al centro del processo le indagini, avviate nell’aprile del 2014, la detenzione di nove fucili da collezione acquistati da Lombardo alla casa d’aste viennese Dorotheum di cui non era stata denunciata la detenzione.
I difensori di Lombardo, gli avvocati Mario Brancato e Giuseppe Grasso, hanno sostenuto la tesi che della loro gestione amministrativa si erano occupate altre volte la segreteria e la scorta dell’allora governatore e che per il lotto in questione l’omessa denuncia era dovuta soltanto a un disguido di carattere organizzativo.