Il Comune di Aci Catena prossimo al dissesto. La sindaca Ferro: “È la cura”

Il Comune di Aci Catena prossimo al dissesto. La sindaca Ferro: “È la cura”

ACI CATENA – Il Comune di Aci Catena, a causa della sua situazione finanziaria, è a un passo dal dissesto; è stato annunciato oggi all’interno di una conferenza stampa avvenuta nella sede municipale centrale di via Vittorio Emanuele II, dal primo cittadino catenoto Margherita Ferro e dal presidente del consiglio comunale Massimo Suaria.

Uno scorcio del municipio di Aci Catena, sito in via Vittorio Emanuele II

 

Da sinistra a destra: il presidente del consiglio comunale di Aci Catena Massimo Suaria e la sindaco di Aci Catena Margherita Ferro

La situazione comunale in essere

La conferenza stampa ha subito visto la sindaca dar spiegazione a tutte le cause che hanno portato a questa decisione apparentemente semplice, ma in realtà molto sofferta, dicendo però che “dichiarare il dissesto non è il male assoluto: è anzi la cura“, elencando tutte quelle circostanze che hanno causato “l’inevitabile decisione” intrapresa: infatti fin dalla campagna elettorale svolta dalla Ferro e da tutti i componenti della sua coalizione civica nel 2022,  quest’ultimi avevano percepito lo status delle cose, e pur facendo il possibile in questo anno e mezzo di mandato, la mole debitoria è intorno a una cifra di circa venticinque milioni di euro.

La sindaca ha comunque posto degli esempi storici, che fanno “ben sperare” per il futuro della città del limone verdello, “puntando” anche sulle prossime generazioni: “Aci Catena potrà ripartire con più serenità… come Aci Sant’Antonio“.

Intervista alla sindaco del comune di Aci Catena Margherita Ferro

 

Il voto in consiglio comunale previsto per domani

Domani durante la mattinata, proprio per discutere e ratificare il dissesto, sarà convocato il consiglio comunale in aula dal presidente del consiglio Massimo Suaria e nel quale la giunta comunale argomenterà la delicata questione. Anche il presidente del consiglio Suaria si dichiara “meno pessimista” sul futuro della città: “Sono certo: ripartiremo più forti di prima”.