Grillo (M5S): guanto in faccia a Cosimo Indaco e Giuseppe Berretta

Grillo (M5S): guanto in faccia a Cosimo Indaco e Giuseppe Berretta

CATANIA – Riceviamo dall’on. Giulia Grillo, parlamentare del Movimento 5 stelle, attraverso il suo ufficio comunicazione, la seguente dichiarazione che ha per oggetto il caso del commissario dell’Autorità portuale di Catania, Cosimo Indaco, difeso nelle aule giudiziarie dall’avv. Giuseppe Berretta, deputato al Parlamento, eletto nel PD.  

La pubblichiamo integralmente, ovviamente, aggiungendo che eguale spazio verrà riservato a Indaco e Berretta per la relativa replica nel merito del suo contenuto.

“Tutto cambia per rimanere tutto uguale: succede a Catania dove l’ex presidente dell’Autorità portuale ritorna nella veste di commissario sperando di tornare a esserne presidente mentre in tribunale gioca una partita – che perde – proprio contro la stessa autorità.

Di chi si parla?

cosimo indaco

Cosimo Indaco

Dell’attuale commissario Cosimo Indaco che ha visto rigettarsi dalla Corte d’Appello, sezione lavoro di Catania (Presidente Giuseppe D’Allura), l’appello alla sentenza di primo grado, del 2009, quando il giudice del lavoro del Tribunale di Catania gli aveva dato torto”.

“Questa decisione era arrivata – continua la nota – pronunciando sull’opposizione proposta da Indaco avverso un decreto ingiuntivo, con il quale era stato ingiunto il pagamento, in favore di Indaco, della somma di 665.752,54 Euro, oltre accessori e spese del procedimento, a titolo di trattamento economico spettante in relazione alla funzione svolta dal predetto di presidente dell’Autorità Portuale in virtù del D.M. del 31.03.2003: allora, nel 2009, il giudice aveva accolto l’opposizione e aveva revocato il decreto ingiuntivo opposto, compensando tra le parti le spese di lite”.

“Già qui ci sarebbe di che criticare – osserva la parlamentare del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo che aggiunge: ciò che ci colpisce maggiormente è che a difendere Indaco sia l’avv. Giuseppe Berretta, o meglio l’on. Giuseppe Berretta, che da un lato vorrebbe cambiare Catania criticando non poche volte l’amministrazione Bianco, e dall’altro lato difende – come fa un avvocato – un uomo di Bianco: ricordiamo che Indaco è stato presidente dell’Autorità Portuale proprio per volere del sindaco Bianco e oggi è commissario dell’ente sempre per spinta del primo cittadino”.

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Giuseppe Berretta, deputato del Pd.

“Insomma abbiamo la dimostrazione di come ancora una volta – sostiene l’esponente del M5S – la gestione della cosa pubblica e l’assegnazione degli incarichi sia una cosa per pochi che non guarda certo il merito”

“E notiamo soprattutto – aggiunge ancora Grillo – che un rinnovatore della politica come si professa l’on. Berretta di quella politica vecchia fa ancora parte”.

“Evitiamo anche di evidenziare che Indaco sarebbe incompatibile in questa veste: egli è il più grande operatore del settore delle spedizioni, con un impegno rilevante proprio nel porto di Catania”, puntualizza l’on. Grillo. Già nel 1999, infatti, la procura catanese aveva sancito con una sentenza che “In capo ad Indaco Cosimo… si è accertata l’effettiva sussistenza di profili di incompatibilità con espresso riferimento al combinato disposto di cui agli artt. 6, comma 6, 8, 16, comma 3, della L. 84/1994”. Chiara è infatti la norma: l’incarico di Autorità portuale è incompatibile con lo svolgimento di attività commerciali perché l’esercizio di questa importante funzione comporta l’assunzioni di decisioni che potrebbero favorire i propri interessi a danno della collettività o della libera concorrenza.

“Ennesima dimostrazione di come delle regole a volte certa politica se ne infischia. Ovviamente, qualora non sussista più questa situazione di incompatibilità, invito il commissario Indaco a comunicarlo”, conclude l’on. Giulia Grillo.