CATANIA – La toponomastica dà parecchi grattacapi al sindaco Bianco, presidente dell’omonima commissione. Le recenti scelte in merito all’intitolazione di otto vie hanno scatenato alcune polemiche: la parità di genere – sbandierata dal sindaco in consiglio comunale – non è stata minimamente rispettata e Goliarda Sapienza è finita al centro di un caso.
Caso risolto oggi – con un clamoroso dietrofront – dallo stesso primo cittadino. Infatti se in un primo momento la via intitolata alla scrittrice era in zona San Nullo ieri Bianco ha comunicato che nella prossima riunione della commissione toponomastica proporrà di intitolare alla scrittrice piazza delle Belle, a San Berillo.
“Il principio generale – ha detto Bianco – è che tutte le strade e le piazze di Catania hanno uguale importanza perché ugualmente importanti sono i cittadini che le abitano. Poiché però c’è l’occasione di intitolare all’autrice de “L’arte della gioia” una piazza che si trova a pochi metri dal luogo in cui è nata, proporrò questa soluzione, sollecitata da talune associazioni”.
Ma risolto un caso (toponomastico) se ne apre un altro: dalle colonne de I Vespri Luciano Zuccarello – dirigente di Fratelli d’Italia – sollecita il sindaco a intitolare una via a uno dei padri nobili della destra Giorgio Almirante.
“Nella Catania di Bianco – afferma Zuccarello – c’è spazio per dedicare una via a tutti gli uomini meritevoli del mondo tranne che per Giorgio Almirante”.
Per Zuccarello i nomi proposti da Bianco sono tutti meritevoli ma è stata ignorata la proposta di FdI di ricordare Almirante, specie in una città dove l’allora Msi ha riscosso spesso alti consensi.
Quindi tra Goliarda Sapienza, Giorgio Almirante e la mancata parità di genere Bianco non trova proprio la via (d’uscita).