Enzo Napoli (Pd): “Bianco ha dato una visione di prospettiva a Catania”

CATANIA – Piena approvazione per l’azione dell’amministrazione Bianco da parte del segretario provinciale del Pd Enzo Napoli. Per l’esponente dem la via intrapresa dal primo cittadino è quella giusta: dare una visione di prospettiva alla città, indirizzandola come punto di riferimento dell’area metropolitana.

– Che giudizio esprime sull’operato dell’attuale amministrazione democratica? Promesse mantenute?

“Partiamo dal fatto che l’amministrazione ha trovato una situazione disastrosa e ha risanato il bilancio che a breve si discuterà in consiglio. Non si può ovviamente pretendere che in un anno e mezzo si risolva tutto e occorre risanare la situazione esistente, ma penso che il lavoro espresso sino ad ora sia proficuo. C’è ancora tanto da fare e i risultati concreti arriveranno con il tempo. Si sta indirizzando la città verso l’ottica dell’area metropolitana: sarà un cambiamento in meglio ma che comporterà il ragionare su problemi allargati in una logica complessiva”.

– A Catania si respira un’aria pesante: dall’aggressione al sindaco al problema della sicurezza. Come se lo spiega?

“Il problema è che tutte le città vivono una situazione molto difficile. Gli atti di ostilità ci sono ovunque ed è logico che in un contesto come quello di Catania possano amplificarsi. Sui sindaci si ripercuotono molte tensioni sociali, specie quando tengono la schiena dritta e sono i più esposti alle critiche. Il primo cittadino etneo ha svolto un lavoro molto positivo sinora non cedendo a pressioni, poi le contestazioni ci sono ovunque: a Palermo sotto Palazzo dei Normanni c’è una manifestazione al giorno, così come a Roma. L’importante è continuare a lavorare, come sta facendo Bianco, per cambiare questa città”.

– Sembra che l’amministrazione si concentri solo su alcuni settori cittadini tralasciandone altri, ad esempio le periferie…

“Io invece vedo la presenza di tanti assessori anche in periferia. È chiaro che il centro storico rappresenta il cuore pulsante di Catania ma c’è anche molta attenzione alle varie zone della città. Occorre considerare le periferie non dei corpi staccati da Catania ma affrontare le loro questioni in maniera globale. I problemi del traffico, della disoccupazione, del degrado purtroppo investono tutta Catania. L’amministrazione è presente in città e anche le municipalità stanno lavorando molto bene”.

– A proposito di area metropolitana il pensiero all’errore del sindaco riguardo la collocazione della Virgin e i relativi confini ridisegnati di Catania fa ancora sorridere…

“Non mi soffermerei su quello. È stato un equivoco di scarsa importanza. Invece dico che Catania deve essere affrontata nell’ottica metropolitana e la competenza di un’amministrazione si vedrà nell’affrontare i problemi dello sviluppo economico dell’intera area. Bianco ha gettato le basi per un progetto di ampio respiro”.

– Però se pensiamo al Prg che manca da più di mezzo a secolo a Catania è lecito attendere altri 50 anni per un prg di area metropolitana?

“Il prg deve essere di area metropolitana perché investirà lo sviluppo di un’area commerciale ed edilizia. Si deve guardare al futuro e ovviamente in un anno e mezzo non possiamo chiedere ciò che non è stato fatto per anni”.

– Sul Tondo Gioeni cosa pensa?

“Penso che l’abbattimento è stato dettato da un motivo ben preciso. La sicurezza è importante: quindi meglio così che una tragedia. C’è qualche disagio ma presto verrà superato”.

– Ci sono diverse anime all’interno del Pd? Più volte c’è stato anche un confronto serrato…

“Come in tutte le forze democratiche siamo pluralisti. C’è qualcuno che è più critico e qualcun altro meno, L’importante è esprimere critiche costruttive. Ciascuno è libero di intervenire nel partito, ma è chiaro che occorre evitare di portare avanti un singolo problema e invece sostenere l’amministrazione comunale”.

– Si parla di rimpasto a Palazzo degli Elefanti. Angelo Villari, assessore regionale mancato, potrebbe diventare nuovo membro della giunta comunale?

“Se Angelo Villari poteva diventare assessore regionale è chiaro che potrà fare l’assessore a Catania. Non credo che ci sia un rimpasto imminente anche se so che se parla”.

– Questo si dice osservando anche i cambiamenti dei gruppi in consiglio…

“Sì, certo. Ciascuna forza è libera di cambiare e riorganizzarsi. Però vorrei che la giunta debba guardare alla città e alle sue prospettive. Se ogni nuovo gruppo che si crea occorre fare un rimpasto non se ne esce e non si può lavorare così”.