CATANIA – Un incontro per serrare le fila e proseguire un impegno di radicamento nella zona etnea. Questo l’obiettivo del meeting di ieri a Catania – dal titolo “il territorio torna Protagonista” – organizzato dall’eurodeputato del Nuovo Centrodestra Giovanni La Via che ha chiamato a raccolta amministratori e sindaci.
All’Excelsior di Catania La Via, presidente della commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, ha sottolineato di voler ripartire proprio dal territorio “cercando di colmare, attraverso l’impegno e l’ascolto, la distanza oggi esistente tra la politica e il cittadino, manifestata dal sempre maggiore astensionismo alle urne”.
Non sono mancati gli affondi contro il governo nazionale. La Via ha sottolineato che “in Europa sono stati approvati 12 programmi operativi di regione, di queste nessuna regione è italiana. Questo permette alle regioni in regola di spendere da subito i fondi, mentre in Italia aspettiamo un processo di approvazione che ci porterà a spendere questi fondi in ritardo, e nella maggior parte delle volte a restituirli a Bruxelles. Questo è il risultato di un sistema che non funziona”.
Dito puntato anche contro la classe dirigente considerata “spesso assente dal territorio in quanto eletta con un sistema elettorale senza preferenze, che premia chi è scelto dalle segreterie nazionali”.
L’eurodeputato ha recentemente presentato il nuovo gruppo in consiglio comunale, Area Popolare, e punta deciso a un maggiore radicamento. Un passaggio è stato dedicato alla politica catanese e al rapporto con gli altri esponenti del Nuovo Centrodestra.
Giovanni La Via ha chiarito che “i rapporti sono normalissimi. Si sta lavorando per trovare soluzioni ai problemi concreti dei cittadini e per allargare il consenso della gente al nostro progetto politico di Area Popolare, sulla scorta di quanto accade a livello nazionale”.
Proprio il rapporto tra gli esponenti del nuovo gruppo e il resto della destra è stato al centro di uno scambio di battute al vetriolo su facebook. Le diverse anime della destra – isolana e catanese – sono ancora frammentate e le differenti scelte operate da politici con una comune estrazione storica e partitica continuano ad essere argomento che infiamma gli animi.
Proprio Manlio Messina, capogruppo di Area Popolare, e Ruggero Razza, ex vicepresidente della Provincia di Catania e “delfino” di Nello Musumeci (ma Razza preferisce non definirsi così), sono stati protagonisti di un botta e risposta sul famoso social network che ha coinvolto anche Enrico Trantino.