CATANIA – Il prossimo bilancio preventivo sarà lacrime e sangue per via della scure dei tagli che si abbatterà su Palazzo degli Elefanti. Si parla di ben 19 milioni che Roma dovrebbe decurtare e la preoccupazione del consigliere di Grande Catania Sebi Anastasi è quella di una vera e propria mannaia sul settore dei servizi sociali.
Più volte il consigliere ha chiesto un piano di governance del settore e ha invocato un confronto – anche attraverso un consiglio comunale straordinario – per comprendere le misure da attuare in settore così delicato specie alla luce della profonda crisi economica che Catania sta attraversando.
“Vogliamo capire – spiega Anastasi – come saranno distribuiti i tagli e in che misura. Ci basta un confronto con l’assessore Villari e gli chiediamo di spiegare alla città e al consiglio quale sia l’idea di gestione dell’amministrazione dei servizi sociali”.
“Stiamo parlando – prosegue l’esponente di Grande Catania – del futuro delle risorse per affrontare la povertà, la disabilità e i disagi dei minori e chiederei la stessa attenzione che c’è stata per le partecipate. Non possiamo non sapere come l’amministrazione intende affrontare queste tematiche”.
Contattato telefonicamente l’assessore Angelo Villari spiega che ci sarà un confronto con la commissione consiliare competente: “Purtroppo si parla di 19 milioni di tagli da distribuire sul bilancio. Io sono contro i tagli perché così si rischia di lasciare senza risposte i senza casa, l’infanzia, i minori, gli anziani e i disabili”.
Sulla polemica riguardante l’apertura di alcuni sportelli, nelle varie municipalità, contro il sovarindebitamento per orientare cittadini e imprese con un costo di 150mila euro l’assessore risponde che “al momento non è escluso che possano realizzarsi”.
“Si possono aiutare tante persone – chiarisce Villari – che sono afflitte da questo problema e non sanno come uscirne. Non bisogna creare speculazioni o polemiche: i problemi sono diversi e c’è bisogno di tanti interventi su tutti i temi e il sovraindebitamento è uno di quelli da prendere in considerazione”.
Ma il consigliere Anastasi promette battaglia con la presentazione di un’interrogazione per appurare in che misura saranno distribuiti i tagli sui servizi sociali e sugli sportelli aggiunge: “Si tratta di una scelta di priorità: spendere 150mila euro è una scelta politica e non civica. Visitando con la commissione gli oratori abbiamo visto bambini che non potevano essere portati a mare perché non vi erano i soldi per il trasporto!”.
“Allo stato attuale – conclude – 150mila euro sono cifre pesantissime e occorre valutare le varie urgenze da affrontare”.
Gli sportelli contro il sovraindebitamento (che hanno una mera funzione informativa) in altri Comuni sono stati istituiti gratuitamente con il supporto dell’associazionismo ma, spesso, non hanno sortito gli effetti desiderati.