CATANIA – Nella giornata di ieri l’assessore Girlando – attraverso un comunicato stampa – ha dato notizia della rimozione di 8 impianti abusivi di cartellonistica stradale “grazie alle speciali macchine e agli uomini messi a disposizione del Comune da Aapi e Aspes, in sole tre ore erano stati smontati otto impianti abusivi, mentre, senza questa task foce, per ottenere lo stesso risultato sarebbero stati necessari tre giorni di lavoro”.
Per Girlando, dunque, si è cominciato a “mettere ordine nella jungla dell’abusivismo”.
L’utilizzo della task force era previsto nel protocollo d’intesa siglato il 22 maggio di quest’anno tra l’amministrazione, l’associazione aziende pubblicitarie italiane – la maggiore organizzazione delle imprese di affissioni pubblicitarie esterne – e l’associazione siciliana pubblicità esterne.
Il protocollo d’intesa era stato firmato per rendere subito esecutivi regole e comportamenti in attesa che la giunta mettesse a punto il nuovo regolamento e il piano generale degli impianti da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale.
E proprio su questo tema sono state roventi le polemiche tra il consigliere democratico di fede “berrettiana” Niccolà Notarbartolo e lo stesso assessore Girlando. L’esponente democratico ha messo in dubbio la bontà dell’accordo raggiunto tra Comune e imprese e ha adombrato sospetti su una sorta di “condono” operato dall’amministrazione.
Con tredici domande aperte – alle quali non sono giunte risposte ufficiali – Notarbartolo è tornato sul tema salvo poi essere “convocato” dallo stesso assessore per un incontro chiarificatore a porte chiuse.
“All’inizio del 2015 – ha spiegato Girlando – dopo una fase di concertazione, presenteremo all’assemblea cittadina le nostre proposte. I punti qualificanti saranno gare pubbliche, salvaguardia del decoro urbano, lotti di ridotta dimensione per evitare posizioni dominanti e innovazione tecnologica”.
Per l’assessore dopo le feste continuerà la battaglia all’abusivismo che “comporterà un notevole risparmio per le casse comunali, ma, favorendo il rispetto delle regole, comporterà maggiori introiti, visto che gli abusivi non versano tasse di affissione”.
“Gli impianti sequestrati – ha concluso Girlando – saranno custoditi con estrema attenzione per evitare che possano essere, come avvenuto in passato, rubati dai depositi e riutilizzati. Inoltre, trascorsi i sessanta giorni previsti dalla legge, saranno definitivamente confiscati per essere distrutti o acquisiti al patrimonio comunale”.
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