Catania, la reazione del vice sindaco Consoli alla relazione dell’antimafia: “Nessuna infiltrazione”

CATANIA – Il vice sindaco Marco Consoli, con un lungo post sui social, è intervenuto in maniera articolata sulla difficile situazione che sta vivendo il consiglio comunale etneo a seguito della relazione dell’antimafia regionale.

Consoli si dice “fiducioso nel fatto che la commissione nazionale antimafia e la procura etnea saranno in grado, senza condizionamento alcuno, di dimostrare che non vi è stata e non vi è alcuna infiltrazione mafiosa in seno al consiglio comunale di Catania”.

L’esponente della giunta Bianco parla di un “tentativo maldestro di colpire prima alla cieca e poi al cuore l’Istituzione consiglio comunale. Dubito che chi ha redatto quella lettera anonima sia stato attraversato da un senso profondo di giustizia e di legalità o dalla preoccupazione di infangare l’onore di persone estranee ai fatti contestati. Voglio pensare male, sapendo di non peccare! Non è che forse l’obiettivo era proprio quello di infangare la reputazione di alcuni avversari politici? Forse l’obiettivo era quello di arrivare allo scioglimento di un consiglio non mafioso ma scomodo politicamente?”.

Il vice sindaco ha espresso solidarietà alla consigliera Erika Marco che “da oltre due anni e’ vittima di un’azione persecutoria volta ad infangare il suo onore e quello della sua famiglia. Mi riferisco al continuo richiamo giornalistico di una delicata vicenda giudiziaria che la ha fatta soffrire tanto ma che alla fine ha visto ristabilire la verità con il proscioglimento del padre da ogni accusa. L’unica verità non contestabile è la profonda amicizia che la lega a Rosario Pantellaro, stimato funzionario della Catania Multiservizi”.

“Rosario con la sua caparbietà ,con la sua voglia di riscatto – ha aggiunto – e con tanti anni di duro lavoro, ha trovato la forza per affrancarsi da un ambiente difficile e tentatore. Lui è uno che ce l’ha fatta! Storia diversa quella del fratello di Rosario, lui non ha avuto all’inizio lo stesso coraggio e la stessa forza ma alla fine ha capito cosa era giusto fare. Oggi lui ha scelto di collaborare con la giustizia e di stare dalla parte dello Stato. Sono fiero di essere amico di Erika e di Saro!”.

 

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