Catania, il Pua spacca ancora la maggioranza: tutto rinviato

Catania, il Pua spacca ancora la maggioranza: tutto rinviato

CATANIA – “Sono tutti come Schettino: hanno abbandonato la nave. Ci vergogniamo per loro!”. Parole di Salvo Giuffrida e Tuccio Tringale di Area Popolare al termine della seduta consiliare rinviata a domani per la mancanza di numero legale.

Ormai l’amministrazione è con le spalle al muro: deve subito fare i conti con l’imbizzarrita maggioranza consiliare che esige rappresentanze in giunta e che, spesso, si dilegua quando si tratta di votare importanti delibere. Il messaggio è arrivato forte e chiaro stasera al sindaco Enzo Bianco (alcuni dicono che sia a Lisbona, altri a Roma) e, in particolare, il gruppo di Articolo 4 ha fatto valere il proprio peso specifico in consiglio.

Il voto che avrebbe dovuto esprimere il civico consesso riguarda il Pua, il piano urbano attuativo che dovrebbe cambiare il volto della Plaja etnea, e l’assessore Di Salvo in sede di presentazione della delibera si è augurato che “il consiglio possa esprimersi conformamente rispetto a quanto espresso dall’amministrazione”.

Il Cru (consiglio regionale urbanistica) ha presentato pesanti rilievi – relativi ad esempio alla distanza delle costruzioni dal mare e l’altezza delle costruzioni – che potrebbero inficiare il proseguio del progetto della società Stella Polare, presentato invece in pompa magna dal sindaco Enzo Bianco con l’allora assessore Piergiorgio Gerratana.

“Non capisco come il Cru – ha spiegato Manlio Messina – possa entrare in una materia di esclusiva competenza del consiglio. Finalmente abbiamo l’opportunità di decidere il futuro di questa città e chiediamo di rispettare ciò che è stato fatto finora”.

Il capogruppo di Area Popolare ha mosso delle critiche relativamente ad alcuni punti evidenziati dal Cru, tra cui l’estensione dell’area riservata al fotovoltaico, l’iter delle concessioni edilizie e l’abbassamento di un metro degli edifici.

Per Di Salvo le osservazioni del Cru vanno a “migliorare la qualità ambientale dell’area”. Diversi gli emendamenti presentati e svetta quello di Rosario Gelsomino, il neo acquisto di Articolo 4 nonché presidente della commissione urbanistica che di fatto intenderebbe cassare tutti i paletti di tutela ambientale posti dal Cru e accettati dall’amministrazione.

Dopo un rinvio di quasi un’ora è emersa la volontà di giocare domani la partita, con Megafono e Articolo 4 che di certo non remano concordi con l’amministrazione e il resto della maggioranza. Sbotta Giuseppe Castiglione di Grande Catania: “Sono rimasto qui come un cretino per oltre un’ora ad aspettare i pareri tecnici dei pochi emendamenti presentati per votare per il bene della città: questa situazione è incredibile”.

Tutto rinviato nella prossima seduta di mercoledì pomeriggio: oltre al Pua si dovrà trattare la richiesta della ditta Palaghiaccio per trasformare la pista in un centro commerciale. Il consigliere Lanzafame ha presentato un ordine del giorno per impedire l’apertura di nuovi centri commerciali, ma sulla sua mozione è mancato il numero legale.