CATANIA – Il consigliere comunale Maurizio Mirenda, capogruppo di Noi Democratici – Nuova DC, ha preso le distanze dalle dichiarazioni del collega di opposizione Maurizio Caserta, che – in un suo comunicato stampa – avrebbe dato una lettura “fuorviante dello scenario politico all’interno del Consiglio comunale“.
Cos’è successo in aula
Nel comunicato di Caserta, il leader dell’opposizione ha acceso i riflettori sull’abbandono dell’aula consiliare da parte di alcuni gruppi di maggioranza durante la seduta di Consiglio comunale dello scorso 5 dicembre.
L’argomento di cui discutere in quell’occasione era una gara d’appalto dell’Autorità Portuale di Catania e Augusta, un’operazione dal valore complessivo di più di 170 milioni di euro.
La mozione – promossa dalla consigliera del Movimento per l’Autonomia, Serena Spoto – chiedeva al sindaco e all’amministrazione di prestare attenzione alla gara d’appalto, che a quanto pare si sarebbe potuta rivelare un punto di svolta per l’economia del territorio.
Il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, aveva chiesto espressamente che la mozione venisse rigettata, ma non tutti si sono rivelati pronti a soddisfare la sua richiesta.
Contro ogni pronostico però, la maggioranza si è spaccata, approvando la mozione: 13 consiglieri di maggioranza su 22 presenti hanno messo il sindaco in minoranza. A questi voti favorevoli si sono aggiunti quelli dell’opposizione, che – compatta – si è mostrata a favore della mozione.
Le dichiarazioni di Caserta
“Nell’ultimo consiglio comunale FdI, Lega e Gruppo Trantino Sindaco, hanno votato in un modo; MPA, FI, Nuova DC, in un altro“, afferma il consigliere Maurizio Caserta. “Non era materia da libertà di coscienza“, ha commentato.
“Si è trattato – continua Caserta – di una sconfitta politica che segue di una sola settimana quella ben più eclatante registrata alla precedente adunanza consiliare“.
“La debolezza politica di un sindaco – continua il capogruppo del PD – che ha ricevuto meno consensi della maggioranza che lo ha candidato è emersa in modo plastico: l’avvocato Trantino, su alcune partite non di poco conto, sarà chiuso in un angolo“.
“È evidente che il progetto del centro destra per la città di Catania non esiste. Esiste una somma di interessi particolari che hanno trovato conveniente coalizzarsi al fine di ottenere il risultato elettorale. Più che un sindaco – conclude Caserta – hanno cercato qualcuno da prendere politicamente in ostaggio“.
Mirenda prende le distanze dal discorso di Caserta
“Se si vuol cavalcare l’onda – ha dichiarato Maurizio Mirenda – che si faccia dicendo la verità e non speculando sulla legittima posizione del Senato cittadino, che è l’espressione massima della volontà dei catanesi. Infatti, appartenere ad una maggioranza, non vuol dire subire tacitamente le decisioni dell’amministrazione“.
Per il consigliere Mirenda, appartenere ad una maggioranza “significa piuttosto condividere, progettare, raggiungere gli obiettivi, trovare le soluzioni migliori, intraprendere iniziative di sviluppo e valorizzazione del territorio, insomma tutto ciò che serve per il bene precipuo della città“.
“Talvolta, per ottenere questo – sottolinea Mirenda riferendosi all’abbandono dell’aula consiliare da parte di alcuni gruppi di maggioranza durante la seduta di Consiglio comunale dello scorso 5 dicembre – è necessario far valere le proprie posizioni e farlo anche in modo eclatante, ma sempre nel rispetto dei ruoli e delle persone. Non siamo stati eletti per pigiare il bottone, bensì per svolgere appieno le nostre funzioni e per questo, nello specifico, abbiamo scelto la sede istituzionale per eccellenza, ‘l’aula consiliare’, per fare le nostre dovute dimostrazioni“.
“Pertanto – prosegue – le questioni personali, pur coinvolgendoci e ritenendo il consigliere Pellegrino innocente sino al terzo grado di giudizio (poiché nessuno di noi può elevarsi a giudice) non sono tuttavia le motivazioni che hanno indotto i consiglieri di maggioranza ad assumere una posizione di disaccordo con l’amministrazione“.
“Le ragioni risiedono, esclusivamente, si ripete esclusivamente, in questioni puramente politiche – continua – tant’è che le ombre che si erano create sono state chiarite e oggi siamo più coesi di prima: il dibattito e il confronto sono figli della democrazia“.
“Quindi, sgombriamo il campo da qualsivoglia insinuazione o speculazione mediatica – conclude il consigliere Maurizio Mirenda – e rimarchiamo che la maggioranza esiste, è abbondantemente cospicua, continuerà a svolgere il suo mandato, anche a garanzia dell’opposizione, così come richiesto dalla consistente fiducia ottenuta dagli elettori, sempre comunque per il bene della nostra bellissima ed amabile città“.
In foto Maurizio Caserta e Maurizio Mirenda