CATANIA – Aveva annunciato fuochi d’artificio in consiglio comunale e così è stato. Il capogruppo di Area Popolare Manlio Messina ha denunciato la presenza di giornalisti “abusivi” all’interno del Comune e ha chiesto chiarimenti all’assessore Rosario D’Agata.
La vicenda fa seguito alle roventi polemiche riguardanti il bando per l’addetto stampa emanato dall’Amt di cui si conoscerebbe già il vincitore come ammesso dallo stesso presidente della partecipata Lungaro.
Manlio Messina nel suo intervento ha chiesto delucidazioni all’assessore D’Agata in merito alla posizione di due giornalisti che lavorerebbero al Comune pur non facendo parte dell’ufficio stampa dell’ente.
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“Se non ricordo male – ha detto il capogruppo di Area Popolare – fu proprio lei assessore D’Agata che denunciò l’amministrazione Scapagnini quando si assunsero tre addetti stampa nonostante il Comune avesse già un ufficio stampa. Nel 2011 con sentenza della corte dei conti gli assessori di allora, sindaco e dirigenti, compresi vennero chiamati a ripagare un danno erariale”.
Poi Messina – che citando Stevenson ha detto che da oggi sarà mister Hyde e non più il mite dottor Jekyll – spiega che si tratta degli stessi giornalisti che con questa amministrazione sono stati fatti “rientrare dalla finestra senza però essere contrattualizzati”.
Il consigliere fa i nomi di Giovanni Iozzia – indicato come possibile vincitore del bando Amt – e di Giuseppe Lazzaro Danzuso (consulente esterno dell’Asec Trade) dicendo che i giornalisti sono in possesso delle password delle mail dell’ufficio stampa e che lavorano, utilizzando le attrezzature comunali, pur non avendo un ruolo all’interno della macchina comunale.
“Scrivono articoli – tuona Messina – e decine e decine di comunicati stampa per conto dell’amministrazione. Assessore D’Agata lei denuncia la giunta Scapagnini e ora sta zitto. Come mai li trovo negli uffici del Comune? Secondo quale contratto o legge?”.
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L’assessore D’Agata ha risposto alle accuse di Manlio Messina dicendo che i giornalisti citati “utilizzano attrezzature private” e sono “portavoce personali del sindaco” chiudendo rapidamente la questione.
Anche Catania Bene Comune, in un’articolata nota, esige chiarezza sulla vicenda proponendo la revoca del bando Amt e chiedendo che venga fatta luce “sulle modalità del conferimento dell’incarico a Giuseppe Lazzaro Danzuso ad Asec Trade”.
Consiglieri di opposizione particolarmente critici con l’amministrazione. Sebastiano Anastasi di Grande Catania ha chiesto di riproporre la delibera dell’Anci regionale contro i tagli indiscrimati del governo e ha sollevato il caso della riduzione del monte ore per le coop che assistono gli anziani a domicilio.
Mentre Tuccio Tringale – di Area Popolare – in un intervento sul filo dell’ironia ha chiesto lumi sull’esistenza dell’assessore Mazzola: “Non sappiamo se ci sia un assessore al Commercio a Catania. Qualcuno dice di averla avvistata, noi no. Non si affrontano i problemi di corso Sicilia, del centro storico, della movida, i commercianti sono abbandonati e la delibera dehors si è adeguata alla Mazzola: è fantasma!”.
Poi il consiglio, dopo aver osservato un minuto di silenzio per la morte di Nicole, ha approvato una sdemanializzazione di un terreno ma non ha raggiunto il numero legale per l’approvazione di un aggiornamento del regolamento sulla disciplina della partecipazione al volontariato alle attività di Protezione Civile.