Catania, la maggioranza “riappare”. Bianco ha scelto nuovi assessori?

CATANIA – Massima allerta per tutti i consiglieri emanata dai piani alti dell’amministrazione per evitare, l’ennesima, seduta a vuoto e approvare due delibere riguardanti la non adozione di due programmi costruttivi di edilizia.

I pressanti avvisi hanno funzionato e il risultato è stato portato a casa non senza difficoltà.

L’amministrazione, attraverso l’assessore Salvo Di Salvo, aveva spiegato che non c’erano sotto il profilo urbanistico le competenze, in quanto le aree individuate erano in assenza di opere primarie di urbanizzazione.

Con 24 voti favorevoli e 2 astenuti e poi con l’unanimità dei presenti sono stati approvati i due ordini del giorno che hanno fatto penare Bianco e i suoi.

Era da tempo che i banchi della maggioranza non risultavano così stipati. A dar man forte al primo cittadino anche i gruppi che negli ultimi tempi, per varie ragioni, si erano defilati come Catania Futura e Sicilia Democratica.

L’aria di rimpasto primaverile ha ringalluzzito i consiglieri? Potrebbero anche essere stati i rumors insistenti che danno per imminente una nuova composizione della squadra assessoriale del sindaco.

L’assessore al Commercio Angela Mazzola potrebbe essere una delle figure a finire nel tritacarne del rimpasto e anche in questa seduta consiliare è stata oggetto di alcune critiche da parte dell’opposizione.

Manlio Messina, di Area Popolare, riprendendo il leit motiv canzonatorio del collega Tuccio Tringale ha chiesto se l’assessore Mazzola “sia rimasta ancora nella carrozza del Senato in attesa della Santa” e ha domandato spiegazioni sulle sanzioni elevate per l’occupazione del suolo pubblico ai locali che avevano fatto regolare richiesta.

Altri attacchi all’amministrazione – stavolta indirizzati all’assessore Angelo Villari – sono giunti da Sebastiano Anastasi di Grande Catania che ha ribadito la sua denuncia lanciata dalle colonne del nostro giornale relativamente all’istituzione nelle varie municipalità di sportelli antiusura per un costo di 150mila euro.

“Chiedo che la delibera – ha tuonato il consigliere – venga ritirata e che questi fondi vengano destinati alle famiglie con figli portatori di handicap”. Anche in aula consiliare è emersa la questione relativa all’immigrazione e alla recente tragedia consumatasi nel Mediterraneo con oltre 800 morti.

È stato osservato un minuto di silenzio e tra le diverse considerazioni è emersa la proposta di Anastasi – appoggiata concettualmente dal vicesindaco Marco Consoli – di togliere la bandiera dell’Unione Europea da Palazzo degli Elefanti per il senso di isolamento della città nei confronti delle istituzioni europee.

“È difficile poter aver posizione diversa da Anastasi – ha detto Consoli – in misura di valore europeo, è davanti a tutti i riflettori che l’Italia, la Sicilia e alcune città siciliane sono assolutamente abbandonate a loro stesse, ma noi siciliani abbiamo una predisposizione verso gli altri assolutamente evidente. Spero che sia la volta buona affinché l’Europa si dimostri accogliente non solo tramite la nostra terra, ma tutta per intero. Sulla coscienza della Ue non può esserci un nuovo olocausto”.