CATANIA – Duelli estivi a Palazzo degli Elefanti tra opposizione e maggioranza. Ieri la conferenza stampa di Area Popolare – alla presenza del capogruppo Manlio Messina e dell’eurodeputato di riferimenti Giovanni La Via – che ha messo duramente sotto accusa l’amministrazione e il suo operato.
Messina ha sviscerato i punti del programma politico di Bianco e la mancata realizzazione delle promesse del sindaco in campagna elettorale.
“Nulla di quanto promesso – ha spiegato il consigliere – è stato realizzato. Questa amministrazione invece di venire incontro ai commercianti ha pensato di ucciderli con dei provvedimenti disastrosi. Si parla solo di aumentare le tasse e la maggioranza non intende dialogare né con il consiglio né con la città”.
Messina ha, inoltre, sottolineato la carenza di un piano regolatore cittadino soppiantato – nelle intenzioni della giunta – da un piano regolatore metropolitano e ha ricordato la vicenda dell’ufficio stampa comunale dove all’interno lavorerebbero degli “abusivi”.
Bordate sono arrivate anche da Fratelli d’Italia attraverso Luciano Zuccarello: “Dopo le alchimie del mago Sindaco Enzo Bianco, come l’abbattimento del ponte al Tondo Giorni, le rotonde di via d’Annunzio – Corso delle Province, le chiusure test del lungomare e la non presentazione della delibera sui dehors, continua la mattanza del commercio a Catania con la proposta di aumentare il costo delle strisce blu di Sostare senza nessun confronto con le varie associazione dei commercianti e senza tener conto delle difficoltà del settore del commercio nel centro. Aumentare la sosta oraria a un euro non penalizza solo il commercio, ma l’intera città”.
Alle critiche ha risposto il capogruppo di maggioranza Alessandro Porto: “Forse sarebbe utile andare in giro per Catania a verificare cosa è stato fatto in questi due anni dall’amministrazione Bianco. Una miriade di eventi culturali nella città, tutte le sere. Gli stipendi pagati ogni mese ai comunali senza mai un giorno di ritardo, al contrario di quello che accadeva prima”.
“Sessanta assunzioni alla Amt e il raddoppio dei bus presenti in città – ha proseguito Porto – La scuola superiore a Librino. La lotta all’abusivismo. La nascita del Distretto Sud-Est Sicilia e del coordinamento dei siti Unesco. Il lungomare liberato. I cantieri della metropolitana sbloccati. Il ritorno massiccio delle navi da crociera. Il riconoscimento europeo della sede di Frontex assegnata alla città. Catania entrata per la prima volta nelle prime 20 città turistiche italiane e riconosciuta come quella con più appeal turistico. Il piano per la riduzione delle partecipate. I quasi duecento milioni di euro recuperati con il DL 35 per pagare i creditori del comune”.
Anche il consigliere Giovanni D’Avola del Pd ha risposto alle critiche: “La città lasciata da Scapagnini-Stancanelli era al buio, anche fisicamente, e con gli stipendi dei dipendenti pagati anche con settimane di ritardo. Una città senza prospettive e senza reputazione. Senza manutenzione degli impianti, del verde, delle strade. Senza pulizia. Oggi Catania, tra le tante difficoltà ereditate, sta tornando sulla scena nazionale ed internazionale, ha ripreso prestigio, sta diventando una città moderna. Ancora c’é tanto da fare e le risorse sono scadenti, ma solo con un’amministrazione capace e di valore, guidata da Enzo Bianco, può superare le tante difficoltà”.