Catania, dehors e centro storico approdano in consiglio

Catania, dehors e centro storico approdano in consiglio

CATANIA – I dehors come paradigma della difficoltà di contemperare diverse esigenze. I residenti del centro storico hanno fatto sentire la loro voce in merito al regolamento che l’amministrazione ha presentato alla città in merito all’occupazione del suolo pubblico.

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In sostanza il Comitato Centro Storico Onlus ha chiesto altri tipi di interventi per garantire la sicurezza e la vivibilità del fulcro della movida cittadina. Inoltre il Comitato ha rilevato la mancanza di requisiti di sicurezza in merito alle occupazioni di suolo pubblico dei locali che – di fatto – impedirebbero l’accesso ai mezzi di soccorso, come ambulanze o camionette dei vigili del fuoco.

L’assessore alle Attività Produttive Angela Mazzola ha spiegato che si tratta di “un regolamento corale” e che prevede “una concessione quinquennale di suolo pubblico per valorizzare le strutture”.

“I timori che ho percepito – ha proseguito l’assessore – sono insussistenti. Ovviamente questo regolamento vale per tutta la città e in alcune zone come le Ztl non si potrà concedere ulteriormente oltre a quello che si è già ottenuto”.

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L’esponente della giunta Bianco ha voluto rassicurare il drappello di residenti del centro storico presenti in consiglio, i quali hanno applaudito ironicamente quando l’assessore ha ribadito che le concessioni saranno quinquennali: “Nel centro cittadino ci saranno delle zone ben precise dove è possibile realizzare queste strutture e ribadisco che si è trattato di un regolamento corale”.

Parecchi i rilievi – seppur in un clima sereno – dei consiglieri. Niccolò Notarbartolo del Pd ha evidenziato il problema di una movida sregolata: “Non immagino un centro storico fatto di cartelli dove si vendono rum e pera un euro. Vogliamo qualcosa di diverso e cerchereremo di mediare”.

Il consigliere del Pd ha inoltre proposto l’allargamento della movida “studentesca” al porto. Una zona di potenziale sviluppo che potrebbe inoltre equiparare Catania ad altre città del Mediterraneo.

Per Manlio Messina, capogruppo di Area Popolare, il centro storico è “una kasba e prima di regolamentare i dehors occorrono altri tipi di interventi”.

“Perché – si chiede Messina – per chiudere il lungomare è stato utilizzato un vasto spiegamento di vigili urbani e in centro non vi è alcun tipo di presidio, specialmente la sera?”.

Il consigliere di Articolo 4 Sebastiano Arcidiacono ha sottolineato che “la battaglia è culturale per avere un centro storico vivibile e per la mancanza di senso civico si deve partire dal basso”.

Il prossimo 11 novembre il regolamento sarà votato dal consiglio e saranno molteplici gli emendamenti previsti.