CATANIA – Il day after dall’approvazione della delibera del Pua, emendata dall’opposizione sostenuta da alcuni pezzi della maggioranza, ha lasciato pesanti conseguenze sia sul piano politico sia su quello di modello di sviluppo.
Il consiglio regionale urbanistica aveva fissato, attraverso il suo parere, alcuni paletti in merito al Pua fatti propri dall’amministrazione comunale in materia di tutela ambientale. Alcuni di questi rilievi non sono stati accettati dal consiglio che ha inteso ripristinare le decisioni già approvate precedentemente.
Ad esempio verrà mantenuta l’altezza di nove metri per le costruzioni dell’area e l’area destinata ai parcheggi: rilievi che il Cru aveva posto e che sono stati cancellati attraverso degli emendamenti approvati dall’aula.
Il comitato No Pua, attraverso una nota, afferma che “il parere del Cru è stato calpestato da una maggioranza trasversale che, votando gli emendamenti del gruppo Area Popolare, ha deciso di seguire le indicazioni, interessate, dettate dal progettista di Stella Polare e del segretario Filea Cgil, piuttosto che il parere e le indicazioni dell’organismo tecnico regionale competente”.
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“Ora – prosegue la nota del comitato – l’ultima parola tocca all’assessore regionale territorio e ambiente che deve scegliere tra un parere del Cru e quello di un consiglio comunale che in 48 ore ha dato una pessima dimostrazione di come sono rappresentati gli interessi collettivi ed ha dimostrato come la salvaguardia del territorio possa essere assoggettata ad interessi personali, privati, personali e faziosi”.
Il comitato, inoltre, ancora attende dalla presidenza del consiglio comunale una risposta in merito alla richiesta di un civico consesso aperto per discutere proprio del progetto.
La delibera, così come è passata, non fa felice il sindaco Enzo Bianco: “Gli emendamenti approvati in consiglio mi lasciano profondamente insoddisfatto. Diminuiscono gli spazi verdi e aumentano gli spazi a parcheggio. Si prevedono possibilità di ampliamento per le strutture alberghiere. Vedremo cosa deciderà il Cru e la Regione”.
