Catania, collegio di difesa: ancora polemiche sui consulenti scelti da Bianco

Catania, collegio di difesa: ancora polemiche sui consulenti scelti da Bianco

CATANIA – Continua a tenere banco la vicenda dei consulenti del collegio di difesa scelti dall’amministrazione comunale e sui loro compensi contestati da Catania Bene Comune.

L’assessore al Bilancio del Comune di Catania, Giuseppe Girlando, ha risposto dicendo che “il valore e le capacità di questi professionisti di chiara fama, e i risultati ottenuti a favore del Comune di Catania grazie alla loro opera nel collegio di difesa sono incontrovertibili e certe polemiche sono inutili e strumentali”.

Inoltre l’assessore ha sottolineato il grave problema delle cause legali che hanno visto soccombere il Comune “arrivando alla cifra record di 65 milioni di euro di debiti fuori bilancio, oltre ad interessi moratori” e quindi i consulenti sarebbero di “importanza strategica”.

“Il costo è stato di 16.800 euro nel 2015 – ha evidenziato Girlando – contrariamente a quanto affermato da Catania Bene Comune che indica altre cifre”.

La replica di Catania Bene Comune non si è fatta attendere. Matteo Iannitti ha chiesto all’amministrazione di rispondere nel merito della contestazione: l’aumento dei compensi dei consulenti esterni, tra i quali “l’avvocato personale del sindaco e l’ex candidato sindaco appoggiato da Bianco”.

cbc

“Di fronte a decine di cooperative che non sono state pagate – ha aggiunto Iannitti – di fronte a centinaia di famiglie senza casa, di fronte a centinaia di lavoratori pagati con 11 mesi di ritardo, di fronte a centinaia di riunioni che si concludono con il Comune che dice di non avere soldi, io comprendo bene il vostro imbarazzo nel dire alla città che avete dato più di 100mila euro a consulenti esterni di cui 85mila nel 2015″.

Anche Fratelli d’Italia – con Luciano Zuccarello – ha stigmatizzato l’accaduto: “Questa vicenda conferma, ancora una volta qualora ce ne fosse bisogno, che il nostro sindaco Bianco “Mago Merlino” usa la bacchetta magica a suo piacimento rinnovando gli incarichi ai quattro consulenti legali e aumentando lo stipendio da 1.000 a 1.400 euro. Come possono il Sindaco e l’amministrazione in un momento di grave situazione finanziaria dell’ente, dopo aver dichiarato la mancanza di denaro per le emergenze più gravi della città, decidere di aumentare gli stipendi di consulenti esterni al Comune? Questa è la domanda che si pone il cittadino specie alla luce dei tagli nei confronti delle fasce deboli come i disabili e in altri settori dei servizi sociali: decine di persone sono rimaste senza una adeguata assistenza e senza stipendio sono rimasti gli operatori del settore. La scelta di privilegiare i consulenti esterni rappresenta un vero e proprio insulto alla città”.