Catania, Catalano (SD): “Un commissariato per San Giovanni Galermo”

CATANIA – A San Giovanni Galermo manca un presidio di pubblica sicurezza ma il progetto c’è e come spesso accade è rimasto bloccato.

Il consigliere Giuseppe Catalano denuncia i ritardi del progetto per la realizzazione di un commissariato all’interno dell’ex scuola Padre Santo di Guardo di via Belvedere: “Chiedo all’amministrazione di riprendere un progetto che sarebbe di vitale importanza per la parte nord della città: una struttura che migliaia di cittadini aspettano da oltre 5 anni. Da quando fu siglato il patto per la sicurezza tra il ministero degli Interni e l’Anci. L’edificio di via Belvedere, secondo quanto stabilito dal progetto, dovrebbe ospitare una quarantina di agenti che avrebbero il compito di pattugliare quotidianamente il territorio”.

Però, come scrive Catalano, i lavori non sono mai partiti: “Sono interventi che spetterebbero al comune e che, secondo vecchie stime, ammonterebbero a circa 200mila euro”.



Il consigliere Giuseppe Catalano

Il plesso – abbandonato a se stesso – è stato vandalizzato e quindi la cifra prevista è destinata ad aumentare. “È un sistematico attacco – prosegue il consigliere – cominciato nel 2009 e che prosegue fino ad ora. Nel febbraio del 2012 abbiamo chiesto l’intervento di una pattuglia della polizia perché alcuni residenti del rione avevano notato una finestra dell’edificio con la grata forzata e il vetro sfondato. Sfortunatamente in quella occasione gli agenti non riuscirono ad entrare all’interno dell’ex scuola perché il lucchetto del cancello principale era danneggiato”.

“Oggi la situazione non è cambiata – evidenzia Catalano – e il timore dei sangiovannesi è che il progetto per la realizzazione del commissariato sia finito nel dimenticatoio e non verrà mai portato a termine. Un’eventualità che non si deve assolutamente verificare. Per questo l’amministrazione comunale vuole adoperarsi per non abbandonare l’edificio al suo destino”.

“L’obiettivo è avviare una concertazione continua – conclude – con associazioni e comitati per rilanciare l’idea di sviluppo del patrimonio cittadino con la possibilità di dare risposte concrete ai cittadini”.