Catania, aumento strisce blu: Codici diffida il Comune. Zammataro: “Ennesimo balzello”

Catania, aumento strisce blu: Codici diffida il Comune. Zammataro: “Ennesimo balzello”

CATANIA – L’associazione Codici contro la decisione dell’amministrazione comunale di incrementare le tariffe per gli stalli blu presenti nelle zone del centro ed ad alta concentrazione commerciale.

La tariffa passerà da 75 cent a 1 euro e sarà sarà reintrodotta la sosta notturna a pagamento.

“Appare evidente che se ciò venisse confermato ed approvato dal consiglio comunale – spiega una nota di Codici – tale incremento di prezzo sarebbe del tutto illegittimo e discriminatorio per i residenti e per coloro che lavorano in queste zone, atteso che si troverebbero a dover pagare una tariffa maggiorata e anche notturna per il sol fatto di abitare o lavorare in una di queste aree (Sic!). Inoltre tale decisione è seriamente lesiva per gli interessi dei commercianti, per i quali tale provvedimento decreterebbe l’ennesima “mazzata” ad un tessuto commerciale sempre più debilitato e fragile”.

Per l’associazione “l’aumento del costo di posteggio nel centro cittadino spingerà inevitabilmente i consumatori a recarsi presso i centri commerciali, all’interno dei quali si può invece posteggiare gratuitamente e comodamente, contribuendo ad una sempre maggiore desertificazione del centro cittadino”.

Codici inoltre chiede – per disincentivare la sosta lunga – un miglioramento del servizio pubblico.

Per il presidente Manfredi Zammataro “ad oggi infatti, chi decide di spostarsi in città, è costretto a farlo con mezzi propri a causa di un servizio pubblico del tutto inefficiente” e Codici ha inviato una diffida formale all’Ente comunale con la quale chiede che il Comune d Catania ritiri immediatamente la proposta, sottolineando che “qualora il contestato aumento venisse approvato dal consiglio comunale, l’associazione si attiverà per tutelare, nelle sedi opportune, gli interessi dei catanesi contro l’ennesimo e odioso balzello che graverà sulle tasche dei cittadini”.