ROMA – “A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare“.
Con queste parole il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato un provvedimento che, come da lui stesso specificato, si limita ad un’attività di monitoraggio delle attività mediatiche che hanno coinvolto l’ormai celebre giudice del Tribunale etneo, Iolanda Apostolico.
Il “caso Apostolico”
Il caso che riguarda l’Apostolico è nato dopo la pubblicazione di un video postato da Matteo Salvini, che mostra la giudice di Catania partecipare ad una manifestazione a Catania nell’agosto del 2018.
Nel video, Salvini ha sostenuto che si trattava di una manifestazione di “estrema sinistra” a cui avrebbe partecipato la giudice, la quale aveva precedentemente annullato il trattenimento di quattro migranti nel Cpr di Pozzallo, contravvenendo al decreto legge Cutro.
Da quel momento il Partito Democratico (Pd), il Movimento 5 Stelle (M5s) e Sinistra Italiana (SI) hanno chiesto a più riprese al ministro dell’Interno, Piantedosi, di fornire spiegazioni sulla provenienza di quelle immagini che sembrerebbero essere state girate da qualche appartenente alle forze dell’ordine presente alla manifestazione.
Un’altra sentenza contro il Decreto Cutro
La giudice proprio ieri ha deciso di non convalidare i trattenimenti nel cpr di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa nei confronti di altri quattro migranti tunisini.
Domenica scorsa un altro giudice di Catania non aveva convalidato sei trattenimenti.