Cara di Mineo, oggi la chiusura. Salvini: “Dalle parole ai fatti”

Cara di Mineo, oggi la chiusura. Salvini: “Dalle parole ai fatti”

CATANIA – Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini  si recherà a Mineo, in provincia di Catania, per chiudere definitivamente i cancelli del Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo più grande d’Europa.

Il centro si trovava in quello che un tempo era il Residence degli Aranci, 403 villette dismesse dalle famiglie dei soldati statunitensi della base Nato di Sigonella e fu scelto nel 2011 dall’allora premier Silvio Berlusconi e il suo ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che decisero di sistemare lì i migranti in fuga durante la cosiddetta primavera araba.

Sarò lì per festeggiare l’ennesima promessa mantenuta. Dalle parole ai fatti“, ha dichiarato il ministro, che l’estate scorsa aveva manifestato questo suo proposito e ribadito in occasione della chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto, nel Lazio.

Una storia travagliata quella del Cara di Mineo, che più volte è stato definito uno dei peggiori modelli di accoglienza in Italia. Durante gli otto anni di esistenza, infatti, è stato al centro della cronaca per alcune irregolarità nella gestione degli appalti.

Anche l’associazione Medici per i diritti umani (Medu), che per cinque anni ha svolto servizio di supporto psicologico e psichiatrico ai migranti, ha contribuito negativamente, denunciando, in un rapporto del 2015  gravissime criticità all’interno del centro: sovraffollamento, isolamento della struttura, lunghi tempi di permanenza in attesa del riconoscimento della protezione internazionale, mancata iscrizione dei richiedenti asilo al servizio sanitario nazionale, fenomeni di degrado sociale. Nell’ultimo periodo, anche i migranti hanno protestato per il cambio del menù della mensa e per il taglio dei ticket di viaggio.

La chiusura danneggerà  sicuramente i lavoratori, che erano stati già provati fortemente dall’introduzione del nuovo appalto, con cui erano già andati in fumo oltre 150 posti di lavoro. Molte, infatti, le manifestazioni di protesta, che, però, non hanno avuto alcun esito positivo.

Fino al prossimo 31 agosto la struttura resterà presidiata dalle forze dell’ordine. Dall’ settembre verrà riconsegnata alla legittima proprietaria, la Pizzarotti Spa.

Oggi, inoltre, Salvini inaugurerà la nuova sede del commissariato di polizia di Caltagirone.

Fonte immagine Ansa.it