Cantone: “Caso Montante – UnionCamere non c’entra con Expo”

CATANIA – L’incendio sull’Expo – per quanto riguarda la Regione Siciliana – non riguarda Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, che oggi in visita a Catania ha allontanato la pertinenza del “caso Montante – UnionCamere” dall’Expo e della sua attività di vigilanza.

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Antonello Montante – leader di Confindustria recentemente indagato per mafia – dovrà gestire una cascata di milioni in qualità di rappresentante di UnionCamere per selezionare le aziende del settore agroalimentare da portare nella grande kermesse dell’Expo.

Sostanzialmente passerà dal controllo di Montante gran parte del giro milionario dell’Expo. Alla luce delle recenti vicende giudiziarie Claudio Fava – vice presidente della commissione nazionale antimafia- ha chiesto all’uomo di Confindustria di farsi da parte. Anche i grillini e la lista Musumeci hanno criticato la scelta.

Sollecitato dalle domande dei giornalisti – prima dell’incontro con il Lions Club etneo alle Ciminiere – Raffaele Cantone ha smentito indagini in merito alla vicenda perché “non ha nulla a che fare con Expo”.

“Noi non c’entriamo assolutamente nulla – ha affermato Cantone -. Ieri abbiamo visto che c’era un riferimento ad Expo ma c’entra come il cavolo a merenda in questa vicenda. La Regione Siciliana ha previsto l’organizzazione della sua presenza ad Expo attraverso UnionCamere. Un’attività che non ha a niente a che vedere con Expo ma è una scelta fatta da un ente pubblico rispetto a un altro ente, il cui presidente è indagato ma che non smette di essere un ente pubblico. Fermo restando che la magistratura dovrà fare le indagini sul soggetto specifico”.



“Noi sulle aziende siciliane presenti ad Expo non possiamo fare attività di vigilanza – ha aggiunto Cantone -.Faremo una verifica come anticorruzione in generale. Questa vicenda vede l’Expo come destinataria dell’attività di una Regione che ha utilizzato degli stand per far venire i propri rappresentanti e per le aziende ha individuato un criterio di scelta attraverso UnionCamere”.

Il presidente Cantone ha evidenziato come sconfiggere la corruzione non sia una “mission impossible” ma occorre una grande mano dalla pubblica amministrazione che con la vigilanza e il controllo può prevenire eventuali episodi corruttivi.

Dopo aver ricevuto il premio Angelo Consoli dai Lions Club Raffaele Cantone si è spostato a Palazzo degli Elefanti dove – alla presenza del sindaco etneo Enzo Bianco e degli omologhi di Ragusa e Siracusa Marco Piccitto e Giancarlo Garozzo –  gli è stato presentato un protocollo di legalità da parte del distretto del Sud Est.

Presenti anche diversi sindaci del distretto tra cui Pino Firrarello, protagonista di un selfie bipartisan con gli assessori Di Salvo, D’Agata e Villari.

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