CAMPOROTONDO ETNEO – A distanza di una settimana dal suo varo, a Camporotondo Etneo è ancora tangibile l’emozione da parte del Sindaco, della Giunta Comunale e del Gruppo Consiliare di maggioranza per uno dei due principali obiettivi che si era prefissato il primo cittadino Filippo Rapisarda come il Piano Urbanistico Generale.
Un impegno non da poco che vedrà in azione vari professionisti tra tecnici, ingegneri, geologi, architetti e perfino agronomi, il tutto in una proficua interazione di conoscenze ed esperienze acquisite sul campo; essenziale collaborazione per la futura gestione del territorio in uno sviluppo armonico, adattando gli interventi nel pieno rispetto della sua morfologia. Di conseguenza, sono già in essere le prime linee guide per individuare priorità e fronteggiare le più urgenti criticità, grazie soprattutto alle indicazioni provenienti dalla visione delle prime documentazioni.
Lavoro complesso e parimenti sfidante, dove bisognerà tenere conto di molteplici fattori come gli impatti ambientali e quelli di non immediata previsione come i cambiamenti climatici, imponderabili, mutevoli, fattori dove le adeguate strategie saranno determinanti nel tempo.
E poniamo al Primo Cittadino, dottore Rapisarda, qualche domanda dopo i primi giorni dal via di un progetto che è rimasto in incubazione (in primis nei suoi desideri) per due anni e dopo ben cinque lustri di fermo totale, perfino da quando ancora vigeva l’antico acronimo PRG.
Leggiamo sul suo profilo FB la sua gratitudine agli uffici e in particolare al RUP, al Presidente del Consiglio Giovanni Torrisi per la sua disponibilità, al gruppo di maggioranza “Évviva Camporotondo”, per aver ottenuto un finanziamento che limiterà i costi a carico del bilancio, verso la Giunta, per la disponibilità del proprio tempo, per la condivisione e visione di quanto questo strumento fosse necessario per la crescita della nostra comunità e anche verso l’Assessore all’Urbanistica, che ha seguito l’iter con abnegazione, passione e ostinazione. Ringraziamenti dovuti e immaginiamo sentiti, ma adesso quale sarà l’alchimia per mantenere coesi e soprattutto collaborativi tutti questi attori sociali?
“Sinceramente credo che per tenere uniti tutti questi attori sociali non serva nessuna alchimia, basterebbe solo avere presente che il nostro ruolo è quello di rappresentare i cittadini e fare i loro interessi per costruire il futuro di Camporotondo, cosa che immagino questo gruppo, in due anni e mezzo, abbia sempre avuto chiaro e conto che continui ad averlo ben chiaro fino alle elezioni del 2028”.
Delle tante, inevitabili, difficoltà che si presenteranno cosa teme di più da questa sfida?
“Le difficoltà pian piano le affronteremo, tenga conto che saremo affiancati da un team di professionisti molto valido e più che temere qualcosa spero che la cittadinanza in toto si senta coinvolta e soddisfatta dai risultati che otterremo”.
Tra le diverse priorità è stata già individuata quella più urgente di tutte?
“Sicuramente fra le varie priorità rivolgerò un’attenzione particolare al recupero degli edifici del centro storico e a un’altra improcrastinabile necessità come quella dei parcheggi, il tutto in linea con la nostra idea, come amministrazione, di mettere prima possibile in essere una nuova viabilità”.
In quanto tempo spera di realizzare quanto auspicato da tutti voi?
“Fin dal primo incontro con i vari tecnici ho precisato che, nonostante io sia incalzante affinché i risultati si raggiungano nel più breve tempo possibile, per quanto riguarda il PUG non ho nessuna premura anche se, ovviamente, mi auguro di vederlo completato prima della fine di questo mandato, ma se servisse più tempo va bene lo stesso, l’importante è che si faccia un ottimo lavoro”.



