Autorità portuali, Delrio sulla nomina di Cozzo: “Nessuna raccomandazione”

Autorità portuali, Delrio sulla nomina di Cozzo: “Nessuna raccomandazione”

CATANIA – Autorità portuali da 24 a 15 e tagli di “poltrone” da 336 a circa 70. Tutto a beneficio di una maggiore snellezza burocratica ed efficienza amministrativa.

Questo il binario su cui si muove la riforma Delrio che, però, insieme al suo bagaglio di innovazione, porta con sé anche parecchie critiche e malumori.

Nell’occhio del ciclone ci sarebbe una presunta “sponsorizzazione” rivolta proprio al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte del presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, per la conferma di Alberto Cozzo come commissario straordinario dell’autorità portuale di Augusta.

“È vero che Lo Bello è venuto un paio di volte da me. Ma mi ha sempre parlato del rinnovamento dell’aeroporto di Catania. Le camere di commercio sono i soci dell’Aeroporto, era normale. Ma non ricordo assolutamente che mi abbia mai parlato di Cozzo. Di certo non lo ha sponsorizzato, me lo ricorderei”, ha commentato il ministro. 

Delrio ha poi proseguito: “Direi tranquillamente se Lo Bello mi avesse parlato di Cozzo. Non c’è niente di male se la Camera di commercio parla ad un ministro di un’autorità portuale. Si ascolta e poi si decide in coscienza. Ma, semplicemente, non è avvenuto”.

Lo “sponsor” addebitato a Lo Bello sarebbe, invece, stato espresso dal sindaco di Augusta, Maria Concetta Di Pietro, come conferma lo stesso Delrio: “La sindaca di Augusta, del Movimento 5 Stelle, me ne ha parlato bene. E le ho detto che non mi sembrava così bravo. Non mi sembra un fulmine di guerra – confessa il ministro -. Lì ci sarebbero una marea di investimenti da utilizzare, ma non mi sembra che si dia da fare. Pensi che con questo Cozzo ho un carteggio in cui cerco proprio di stimolarlo a muoversi. Lì ci sarebbe tanto da fare. Gli ho anche affiancato l’Anac per evitare problemi. A me non risulta che sia un soggetto chiacchierato. Però per evitare incidenti in quella regione – avverte – lo abbiamo fatto affiancare da Cantone. Insomma, io ho la coscienza a posto e non ho nulla di cui aver paura”.

Per garantire una risposta da parte del soggetto interessato, la nostra redazione ha contattato il commissario straordinario, Alberto Cozzo, che non ha però voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla vicenda.